Centromarca/3. Dove vanno i consumi? Risponde Coop
Maura Latini ad del colosso della gdo pone l’accento su modernità e filiere
Dove vanno i consumi? E i consumatori? Sono questi due degli interrogativi che hanno aleggiato, tra altri, al convegno organizzato a Milano da Centromarca dal titolo “Scenari globali, prospettive italiane: decifrare la complessità per governare il cambiamento”.
A provare a rispondere ci ha pensato Maura Latini, ad di Coop. “Partiamo da un dato di fatto: nessuno rinuncia alla modernità -sottolinea Latini-. La parola d’ordine, dunque, è diventata: variabilità. E la vediamo anche nel carrello della spesa”.
“Il 2022 è stato il primo anno in cui abbiamo avuto un arretramento della crescita dei consumi nel settore agroalimentare -aggiunge-. Per questo io insisto su un tasto: la remunerazione. È questo il problema più serio. Se la gente non ha non spende, mi sembra chiaro. E la filiera, da sola, non ce la fa. Ma lavoro, remunerazione, soprattutto per le fasce più deboli sono fattori fondamentali se vogliamo tornare a parlare di crescita”.
“Poi c’è l’inflazione, che significa crisi -prosegue Latini-. A questo si aggiungono anche gli eventi naturali: incendi, siccità. Tutto contribuisce ad aggravare la situazione, già precaria, facendola diventare di difficile se non impossibile lettura. Non dimentichiamoci che è aumentato tutto: questo è il primo anno in cui anche un prodotto come l’olio ha superato limiti considerati invalicabili, nei prezzi, fino a poco tempo fa”.
“Occorre lavorare sulle filiere -prosegue l’ad di Coop-. La filiera è uno strumento che ha senso, ma solo se la mettiamo sotto controllo. La filiera ha grandi potenzialità, ha coraggio, è uno dei pochi sistemi attraverso cui si può trovare un’analisi condivisa. Ma bisogna riflettere sui cambiamenti da apportare ai modelli di filiera. Perché, ricordiamoci che alla fine i negozi si fanno funzionare coi volumi. E quindi con la crescita, anche quella che possono garantire le filiere”.
EFA News - European Food Agency