Alluvione: ecco quanto pesano i distretti agroalimentari romagnoli
Secondo Intesa San Paolo, vi sono comparti che coprono dal 24% al 29% dell'intera produzione nazionale
Massimiliano Cattozzi (responsabile agribusiness): "Sarà necessario tener conto dell’impatto che l’emergenza maltempo produrrà sulle Pmi e sulle famiglie".
L'analisi aggiornata dell'export dei distretti agroalimentari italiani a cura della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo (leggi notizia EFA News) offre anche un focus sulla situazione dell'ortofrutta romagnola, nello scenario dei dissesti idrogeologici consumatisi lo scorso mese.
I danni delle alluvioni e delle frane, in particolare nelle Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, non sono ancora quantificabili, tuttavia, è possibile calcolare il peso delle relative produzioni ortofrutticole.
In quest'area, le principali coltivazioni sono: uva da vino (oltre 4 milioni di quintali nel 2022, il 5% del totale italiano), pomodoro da trasformazione (quasi 1,8 milioni di quintali, 3%) e frumento tenero (1,5 milioni, 5%). Alcune coltivazioni ortofrutticole hanno un peso particolarmente alto sul totale italiano e sono: la nettarina/pesca noce (1,1 milioni di quintali prodotti nel 2022, ossia il 29% del totale italiano), il kiwi (743 mila quintali, 14%), la pera (519 mila quintali, 10%), l’albicocca (463 mila quintali, 20%), la susina (461 mila quintali, 24%), i loti o kaki (133 mila quintali, 25%) e la cipolla in piena aria (413 mila quintali pari al 10% nazionale).
Tra le produzioni titolari di certificazioni di qualità riconosciute a livello europeo, troviamo la pera dell’Emilia-Romagna Igp, della pesca e della nettarina di Romagna Igp e dello scalogno di Romagna Igp. Per quanto concerne gli allevamenti, le due province, Forlì-Cesena e Ravenna, sono specializzate nell’avicoltura: insieme rappresentano circa i tre quarti dei capi allevati in Emilia Romagna che nella classifica per regione si colloca al secondo posto alle spalle del Veneto.
“Con oltre 25 miliardi di euro, i risultati dell’export del comparto agroalimentare italiano continuano a rispecchiare in maniera significativa l’eccellenza e la qualità dei prodotti coltivati e lavorati nel nostro territorio", ha sottolineato Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo, commentando l'intero Monitor dei distretti agroalimentari.
"E’ evidente che dopo mesi positivi per il comparto, d’ora in poi sarà necessario tener conto dell’impatto che l’emergenza maltempo in Emilia Romagna produrrà nei vari distretti e soprattutto nei confronti delle Pmi e delle famiglie - ha aggiunto Cattozzi -. La nostra banca è intervenuta in maniera tempestiva con un consistente pacchetto di aiuti sostenendo con particolare attenzione il settore agroalimentare di questa zona, consentendo la sospensione dei finanziamenti e condizioni agevolate nelle nuove erogazioni grazie a un plafond dedicato di 2 miliardi di euro. Vogliamo offrire al mondo agricolo e di trasformazione industriale, tutta la professionalità delle persone di Agribusiness che mettono a disposizione la propria assistenza per ascoltare i bisogni di questo settore con un’attenzione particolare agli imprenditori delle province colpite dal maltempo.”
EFA News - European Food Agency