Masi agricola vuole estromettere Red Circle
Convocata assemblea per il 21 luglio: all'odg la revoca degli amministratori Alessi e Tersi
Non accenna a placarsi lo scvontro frontale tra Masi Agricola di Sandro Boscaini e Red Circle di Renzo Rosso. Anzi, si fa sempre più cruento, visto l'ultimo comunicato di Masi Agricola che convoca l'assemblea per il 21 luglio prossimo. Oggetto: "provvedimenti di cui all'art. 2390 cod.civ." che, tradotto, vuol dire, di fatto, estomettere Red Circle dal cda dell'azienda agricola. L'obiettivo dell'assemblea, infatti, è la revoca degli amministratori Arianna Alessi e Lorenzo Tersi, rispettivamente moglie di Rosso e suo consulente di fiducia.
Il comunicato della'azienda agricola, più precisamente, riporta quanto segue: "il consiglio di amministrazione di Masi Agricola S.p.a.riunitosi in data odierna (30 giugno 2022, ndr), esaminato il parere legale reso da esperti della materia circa la violazionedel divieto di concorrenza di cui all’art. 2390, cod. civ. da parte degli amministratori Arianna Alessi e Lorenzo Tersi, ha deliberato di procedere alla convocazione dell’assemblea ordinaria di Masi Agricola S.p.a., in unica convocazione, il 21 luglio 2023 alle ore 11, per la revoca dei predetti amministratori ai sensi dell’art. 2390 cod. civ.. Qualora la revoca fosse approvata, l’assemblea sarà chiamata a deliberare in merito all’integrazione dell’organo amministrativo o alla riduzione dei suoi componenti. L’assemblea sarà, altresì, chiamata a deliberare la nomina di un sindaco effettivo, del presidente del collegio sindacale e di un Sindaco Supplente ai sensi dell’art. 2401 cod. civ.".
Su quali basi Masi-Boscaini chiede l'allontanamento dei due amministratori, dunque, è presto detto. Sulla base dell'articolo 2390 del codice civile, appunto, che titola "Dievieto di concorrenza" e recita: "gli amministratori non possono assumere la qualità di soci illimitatamente responsabili in società concorrenti, né esercitare un'attività concorrente per conto proprio o di terzi, salvo autorizzazione dell'assemblea".
In sostanza, dunque, un parere legale richiesto dallo stesso board ha confermato le accuse ai due consiglieri di violazione del divieto di concorrenza. Sotto accusa ci sono le cariche in Brave Wine, veicolo creato ad hoc a fine 2022 da Mr. Diesel per gestire i propri investimento nel vino, che controlla Diesel Farm, il 40% della storica cantina della Doc Etna Benanti Viticoltori (vedi EFA News) e la maggioranza del Barolo della cantina Josetta Saffirio (vedi EFA News). Se la revoca verrà approvata, toccherà all’assemblea deliberare in merito all’integrazione dell’organo amministrativo o alla riduzione dei suoi componenti.
Non si è fatta attendere la risposta della società di Red Circle che, in una nota stampa, dichiara: “i Boscaini non tollerano il dissenso. Dopo tre anni che Red Circle Investments è socia di Masi Agricola, dopo che Renzo Rosso (da oltre trent’anni attivo nel settore del vino con Diesel Farm) è stato amministratore di Masi Agricola e solo dopo che Red Circle Investments ha impugnato il bilancio, improvvisamente i Boscaini si accorgono che vi sarebbe un rapporto di concorrenza che impedirebbe agli amministratori designati da Red Circle Investments medesima, Arianna Alessi e Lorenzo Tersi, di mantenere tale carica e ricorrono a questo pretesto per revocarli. È un comportamento illegittimo e abusivo, ennesima riprova della chiusura al dialogo del management e della maggioranza di Masi Agricola. Red Circle reagirà in ogni sede anche quale azionista di minoranza”.
Da tempo i rapporti tra Rosso e la famiglia Boscaini (titolare del 73% del capitale) sono tesi. Una decina di giorni fa Red Circle ha impugnato il bilancio 2022, chiedendo al Tribunale di Venezia di accertare e dichiarare la nullità o comunque l’invalidità della delibera assunta dall’assemblea (vedi EFA News), accusando Boscaini di avere ottenuto risultati inferiori alle attese. I soci di maggioranza replicano sottolineando la scarsa obiettività delle critiche da parte di chi ha quote in aziende concorrenti.
La settimana scorsa, lo ricordiamo, Enpaia, la fondazione di previdenza per gli addetti all’Agricoltura, ha rafforzato la sua quota in Masi salendo al 7,56% del capitale (vedi EFA News): una mossa letta dagli analisti a supporto della famiglia Boscaini.
EFA News - European Food Agency