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CLARA MOSCHINI

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Meat sounding. Cremonini (Assocarni): "Bene approvazione emendamento"

Anche i vertici di Oi Intercarneitalia auspicano il sostegno a una legge per la dicitura corretta dei cibi

L'approvazione alla Commissione Agricoltura del Senato del disegno di legge contro il meat sounding (leggi notizia EFA News) è una "importante decisione”, accolta "con favore" dal presidente di Assocarni Serafino Cremonini. "Si tratta di un passo decisivo per la tutela dell’intero comparto zootecnico in quanto la commercializzazione di prodotti a base vegetale, che utilizzano denominazioni usuali e descrittive riferite alla carne, può chiaramente indurre i consumatori italiani a pensare, erroneamente, che queste imitazioni siano sostituti uguali alla carne", afferma in una nota Cremonini.

"La questione – prosegue il presidente di Assocarni - non è impedire il consumo dei surrogati vegetali della carne, ma semplicemente chiamare i prodotti con il loro nome. È evidente che questi prodotti non hanno affatto lo stesso valore nutrizionale rispetto alla carne naturale. Anche se i consumatori sanno che in un “hamburger vegano” non c’è carne” – conclude Cremonini – potrebbero essere indotti a credere che si tratti di un prodotto con equivalente valore nutrizionale, mentre sono cibi vegetali ultra trasformati con l’aggiunta di additivi chimici per alterarne sapore e consistenza”.

Lo stesso Cremonini si associa alle dichiarazioni di Alessandro De Rocco e Fabiano Barbisan, con cui condivide la presidenza di Oi Intercarneitalia. "Auspichiamo – dicono De Rocco, Cremonini e Barbisan – che anche le organizzazioni dei consumatori si mobilitino per sostenere una legge nazionale che vieti l’utilizzo delle denominazioni simil-carne, così come peraltro stabilito dalla Corte di Giustizia europea in relazione ai prodotti lattiero-caseari, con un pronunciamento che afferma che “i prodotti puramente vegetali non possono, in linea di principio, essere commercializzati con denominazioni, come 'latte', 'crema di latte' o 'panna', 'burro', 'formaggio' e 'yogurt'”.

"In un mondo sempre più affamato di proteine nobili, indispensabili per l’umanità – concludono i presidenti di Oi Intercarneitalia - continuiamo il nostro lavoro, in filiera, convinti che sia dalla nostra parte oltre il 93% dei consumatori italiani che si dichiarano onnivori".

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EFA News - European Food Agency
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