Electrolux, lo stabilimento di Porcia diventa un simbolo
Oggi presidio davanti alla fabbrica pordenonese (ex Zanussi) per partecipare alle manifestazioni dei metalmeccanici
La situazione dello stabilimento Electrolux di Porcia è preoccupante, tanlmente preoccupante da farne un caso, o meglio un sibolo, in occasione dello sciopero generale nazionale dei metalmeccanici. Electrolux Porcia, dunque, diventa "l’esempio vissuto delle enormi difficoltà in cui versano le lavoratrici e i lavoratori di alcuni settori industriali, abbandonati a se stessi dalla politica, dall’apatico disinteresse delle istituzioni» che accomuna «siderurgia, automotive, elettrodomestici".
Lo dicno i sindacati Fim Fiom e Uilm di Pordenone, ovvero le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici del territorio, che hannop deciso di accogliere l’appello delle Rsu di Porcia e hanno organizzato per tutta la giornata di oggi un presidio davanti alla portineria nord della grande fabbrica pordenonese per partecipare così alle manifestazioni che i metalmeccanici hanno organizzato nel Paese.
Il presidio punta ad accendere i riflettori sullo storico stabilimento pordenonese, richiamando ancora una volta alla solidarietà tutti i lavoratori del territorio, come già accadde nel 2013 quando era a rischio la sopravvivenza della fabbrica poi “salvata” dall’accordo del 2014. Per Porcia, Fim Fiom e Uilm chiedono "un rilancio" e a Electrolux chiedono "garanzie sul mantenimento del patrimonio industriale in Italia".
Sul fronte cassa integrazione, la prossima settimana è previsto un nuovo incontro azienda-sindacati nel tentativo di trovare un accordo. Electrolux ha avviato in modo unilaterale l’iter per l’ammortizzatore sociale, con la richiesta di 9 settimane, per oltre 750 addetti, sulle 13 ancora a disposizione fino alla fine dell’anno. Fruibili, queste 9 settimane, sia giornalmente che con il meccanismo della riduzione di orario (6 ore al lavoro e le 2 restanti con copertura di cassa integrazione). Una modalità, quella della riduzione d’orario, che ha eroso pesantemente la quota di ammortizzatori autorizzabile perché nel conteggio le 2 ore di cig sono parificate a una giornata intera. Tutti calcoli che danmno luogo a contrasti pesanti (vedi EFA News).
A rendere pressanti le preoccupazioni è il mercato dell’elettrodomestico, in contrazione, senza date certe per una ripresa che i più ottimisti collocano nella primavera 2024. Poi ci sono i volumi, 750 mila la soglia di sostenibilità per Porcia, definita nell’accordo del 2014, rispetto alla quale il saldo di quest’anno si posizionerà molto al di sotto. Da qui i timori che si possa ripresentare il tema della “sostenibilità” della storica fabbrica ex Zanussi. Su tutto, poi, aleggia lo spettro di una possibile cessione del gruppo.
EFA News - European Food Agency