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CLARA MOSCHINI

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Cereali: import aumenta in volume (+1,7%) e valore (+12,9%)

Quantità esportate in netto calo (-17,4%) nel primo quadrimestre 2023, secondo i dati Istat-Anacer

Sulla base dei dati provvisori Istat (leggi notizia EFA News) le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi quattro mesi del 2023 sono aumentate nelle quantità di 120.311 tonnellate (+1,7%) e nei valori di 380,1 milioni di euro (+12,9%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Risultano in aumento le importazioni complessive dei cereali in granella di 290.000 t (+6,3%), dovuto soprattutto all’incremento del grano duro (+396.000 t) ed in misura minore del mais (+15.000 t): si riducono i quantitativi importati di grano tenero (-68.000 t), di orzo (-32.000 t), avena (-3.900 t) ed altri cereali minori (-16.000 t). Il riso, considerato tra risone, riso semigreggio e lavorato, registra un calo di 16.000 t (-13%).

Tra gli altri prodotti in esame risultano diminuire gli arrivi dei mangimi a base cereali (-7%), dei prodotti trasformati (-20%), delle farine proteiche vegetali (-2,7%) e dei semi e frutti oleosi (-2,6%).

Le esportazioni dall’Italia nel primo quadrimestre 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si riducono nelle quantità di 310.000 tonnellate (-17,4%) e incrementano nei valori di 109 milioni di euro (+5,8%).

Risultano ridursi soprattutto le quantità esportate dei cereali in granella (-181.000 t), grano duro in particolare (-210.000 t). In calo anche l’export dei prodotti trasformati (-23,4%), della pasta alimentare (-6%), del riso (-11% considerato nel suo complesso) e della farina di grano tenero (-4%). Registrano un aumento invece le vendite all’estero sia di semola di grano duro (+12%), sia di mangimi a base di cereali (+7%).

Le esportazioni dall’Italia nel primo quadrimestre 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si riducono nelle quantità di 310.000 tonnellate (-17,4%) e incrementano nei valori di 109 milioni di euro (+5,8%). Risultano ridursi soprattutto le quantità esportate dei cereali in granella (-181.000 t), grano duro in particolare (-210.000 t). In calo anche l’export dei prodotti trasformati (-23,4%), della pasta alimentare (-6%), del riso (-11% considerato nel suo complesso) e della farina di grano tenero (-4%). Registrano un aumento invece le vendite all’estero sia di semola di grano duro (+12%), sia di mangimi a base di cereali (+7%).

I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi quattro mesi del 2023 un esborso di valuta pari a 3.323,8 milioni di euro (2.943,6 nel 2022) ed introiti per 1.991,0 milioni di euro (1.882,1 nel 2022). Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1.332,8 milioni di euro, contro -1.061,5 milioni di euro nel 2022.

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EFA News - European Food Agency
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