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CLARA MOSCHINI

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L'antitrust brasiliana blocca la vendita di DPA a Lactalis

Sembrava cosa fatta: invece, la Cade deferisce l'acquisto alla Corte di Giustizia

Lo staff tecnico dell'organo di vigilanza antitrust brasiliano, il Cade, ossia Consiglio amministrativo per la difesa economica, ha dato all'Ente il suo parere negativo alla vendita di Dpa, Dairy partners America Brazil, da Nestlé e Fonterra a Lactalis. L'operazione era stata annunciata a dicembre 2022 e sembrava ormai cosa fatta (vedi EFA News): Fonterra e Nestlé avevano annunciato di aver concordato la vendita della joint venture Dairy Partners Americas Brazil, a Lactalis, per 700 milioni di real (oltre 134 milioni di Euro). E invece tutto si blocca.

"La Sovrintendenza generale del consiglio amministrativo per la difesa economica (SG/Cade) -scrive l'authority nel comunicato ufficiale- ha deferito alla Corte di Giustizia l'acquisizione da parte di Lactalis do Brasil dell'intero capitale sociale di Dpa Brasil, attualmente detenuto da Fonterra e Nestlé, e, indirettamente, dell'intero capitale sociale della sua controllata Dpan. L'ordinanza che decide di contestare la transazione è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Federale martedì 25/07/2023".

Il tribunale brasiliano del Cade, a questo punto, condurrà un esame più ampio della transazione e voterà se approvare o meno la vendita. "Nel suo parere -sostiene l'authority-, l'SG/Cade ha analizzato gli effetti derivanti dalla combinazione delle attività delle società nei mercati nazionali del latte fermentato, dello yogurt, del petit suisse, dei dessert a base di latte e della cagliata, nonché della raccolta del latte negli Stati di San Paolo, Pernambuco, Paraná e Minas Gerais. Sono state valutate anche le integrazioni verticali tra le attività di raccolta del latte in questi Stati, la fornitura di latte in polvere e la fornitura di polvere di siero di latte come input per la produzione di prodotti caseari refrigerati".

I problemi di concorrenza sollevati nel parere dell'antitrust brasiliana riguardano i probabili "effetti orizzontali nei mercati dei prodotti lattiero-caseari refrigerati, soprattutto latte fermentato, petit suisse e dessert a base di latte". L'agenzia, che ha come mission quella di garantire la libera concorrenza, ha individuato un "numero ridotto di aziende rivali in questi mercati a livello nazionale": i concorrenti, secondo l'authority, avrebbero "una scarsa capacità di sfidare il potere di mercato derivante dalla transazione nei mercati del latte fermentato, del petit suisse e dei dessert a base di latte". Di fatto, i potenxziali rivali del colosso Fonterra-Lacctalis avrebbero "una bassa capacità di contestare il potere di mercato derivante dalla transazione".

Le difficoltà, secondo SG/Cade sarebbero rafforzate "dall'ampio portafoglio di marchi combinato di Lactalis e DPA e dai guadagni di scala e di portata in termini di marketing che ne derivano, dalla capillarità logistica e distributiva delle società e dall'accesso facile e privilegiato agli scaffali dei punti vendita". Inoltre, aggiunge l'authority nel suo parere, "esiste la probabilità di effetti coordinati, dovuti alla riduzione da tre a due operatori effettivi sui mercati, con un possibile aumento dei prezzi da parte di entrambi i concorrenti, a vantaggio comune e a scapito dei consumatori".

L'autorità governativa, al contrario, non ha individuato alcun "rischio concorrenziale" derivante dalla transazione per i mercati dello yogurt, del formaggio cremoso e della raccolta del latte. Detto tutto ciò, l'authority ha comunque deciso per "il rinvio della fusione al Tribunale Cade: l'operazione finanziaria sarà affidata a un consigliere che sarà responsabile della conduzione del caso e, successivamente, lo porterà al collegio per la sentenza".

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EFA News - European Food Agency
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