Grano. Italmopa: "Importazioni complementari, non alternative a produzione nazionale"
L'intervento dell'Associazione Industriali Mugnai d’Italia al tavolo convocato dal Masaf
L’andamento delle quotazioni del frumento tenero e del frumento duro nazionali è strettamente legato all’evoluzione dei mercati internazionali sulla quale gli operatori delle filiere nazionali, e in particolare l’Industria della prima trasformazione, non possono in alcun modo influire. Questo concetto è stato ribadito dal presidente di Italmopa - Associazione Industriali Mugnai d’Italia Andrea Valente, introducendo il suo intervento nel corso del Tavolo di filiera cereali (leggi notizia EFA News) svoltosi ieri 3 agosto, presso il ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e presieduto dal ministro Francesco Lollobrigida e dal sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra.
"Il Tavolo ha consentito di sviluppare un confronto proficuo tra tutte le rappresentanze della filiera e di illustrare nuovamente la posizione dell’Industria molitoria su alcuni dossier ritenuti da Italmopa di particolare rilevanza", si legge in un comunicato di Italmopa. Il presidente Valente ha quindi ricordato "il ruolo insostituibile dell’industria molitoria nel selezionare, miscelare e trasformare le migliori varietà di frumento e la rilevanza delle importazioni in un Paese, come l’Italia, strutturalmente deficitario in materia prima ed esportatore di prodotti trasformati". Importazioni di frumento che, da sempre, sono complementari e non alternative alla produzione nazionale, ed effettuate, come inequivocabilmente risulta dai costanti e rigorosi controlli degli organi pubblici preposti, nell’assoluto rispetto di tutte le normative comunitarie e nazionali, in particolare in materia di sicurezza alimentare. Tutte le notizie finalizzate a creare disinformazione in merito rischiano di avere un impatto negativo sui consumi del prodotto allo scaffale e di risultare deleterie non solo per l’Industria ma anche per tutto l’insieme degli operatori della filiera.
La competitività della filiera, ha precisato Valente, "non può in alcun modo prescindere dal superamento delle criticità della produzione nazionale e i contratti di filiera rappresentano, in questo contesto, uno strumento assolutamente indispensabile. Occorre inoltre evitare l’introduzione di inutili e onerosi aggravi burocratici a carico delle aziende del comparto molitorio, destinati inevitabilmente a ripercuotersi sui consumatori. Il riferimento è, in particolare, all’introduzione di un registro di carico e scarico nel comparto dei cereali, che peraltro appare assolutamente superfluo tenuto conto dei numerosi strumenti e procedure di controllo già attivati dalle varie amministrazioni competenti per il monitoraggio delle produzioni e dell’origine del grano trasformato".
Con specifico riferimento, infine, al comparto del frumento duro, Italmopa ha ribadito che le Commissioni prezzi delle Borse Merci operano "complessivamente in modo efficace e trasparente. Una sospensione della loro attività - conclude la nota - non può e non potrà in alcun modo essere presa in considerazione laddove dovesse essere ripristinata, con l’accordo della parte acquirente, la Commissione Sperimentale Nazionale frumento duro".
EFA News - European Food Agency