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CLARA MOSCHINI

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Alluvione. Appello a parlamentari romagnoli: "Trovare subito risorse"

La richiesta parte da due sindaci per la riconversione degli ammortizzatori sociali

“Non c’è ancora la copertura finanziaria per privati e aziende. Alle imprese daremo un modello molto chiaro con procedure trasparenti e veloci. Una volta perimetrato il danno, si capirà l’ammontare e poi si potranno chiedere le risorse necessarie”. Questa la dichiarazione rilasciata dal generale Francesco Paolo Figliuolo due giorni fa, durante la sua visita ai comuni del bolognese: l’ammissione esplicita di come ancora manchino le risorse promesse dal Governo per ristorare (al 100% in base all’impegno assunto dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni) cittadini ed imprese colpite dalle alluvioni di maggio e di come, da settembre, arriveranno esclusivamente i soldi già impegnati dai Comuni in somma urgenza per gli interventi di ripristino della sicurezza del territorio. Uno stanziamento necessario ed urgente, ma, di certo, non sufficiente.

In attesa, dunque, del nuovo Dpcm, la cui emanazione è annunciata a breve ma solo relativamente ai ristori ai Comuni, si legge in una nota di Legacoop Romagna, "è sempre più preoccupante la situazione per coloro che hanno subito direttamente gli effetti delle alluvioni e tentano di ripartire, ma nella più assoluta incertezza e solitudine istituzionale".

Legacoop Romagna – le cui imprese colpite hanno stimato danni ancora parziali per 50 milioni di euro – si associa alle preoccupazioni espresse in tale direzione anche dai sindaci di Ravenna e di Cesena, Michele de Pascale ed Enzo Lattuca, nelle ultime ore, condividendo pienamente l’idea di riconvertire a supporto dei cittadini e delle imprese le risorse stanziate per gli ammortizzatori sociali e le esportazioni: un miliardo di euro, che è stato utilizzato in minima parte.

L’auspicio, dunque, è che "tutti i parlamentari romagnoli e tutti i sindaci – nessuno escluso - facciamo proprie queste richieste, che sono responsabili, di buonsenso e non devono essere inficiate da inutili discussioni ideologiche. Ogni divisione su come e dove reperire risorse oggi ancora solo promesse e non erogate, per famiglie ed imprese, sarebbe, francamente, inspiegabile". 

Legacoop Romagna, quindi, sostiene "le proposte dei due sindaci perché vanno nella direzione di individuare risposte che sarebbero già dovute arrivare e che non possono più tardare. Mai come in questa occasione - prosegue la nota - abbiamo visto i parlamentari eletti in Romagna, di ogni schieramento, prodigarsi per stimolare l’intervento del Governo, assicurando una vicinanza quotidiana e sempre propositiva alle comunità colpite. Anche per questo - conclude Legacoop Romagna - li invitiamo a presentare al Governo una mozione urgente che riprenda la proposta di De Pascale e Lattuca, chiedendo al Parlamento di approvarla prima della pausa di agosto, con l’intento di iniziare davvero a dare un po’ di sollievo a tante imprese e famiglie".

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