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CLARA MOSCHINI

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Tyson Foods conferma chiusura di quattro stabilimenti

Gli impianti rappresentano il 10% della capacità di macellazione dei polli dell'azienda americana

Anticipata pochi giorni fa durante la presentazione dei risultati trimestrali (vedi EFA News), adeso Tyson Foods dà conferma della decisione presa dal management di chiudere altri quattro impianti di produzione di pollo. L'azienda fornisce qualche dettaglio in più rispetto alle poche indicazioni emerse in sede di trimestrale: gli impianti sono situati trutti negli Stati Uniti, ossia a Corydon, nell'Indiana, a Dexter, nel Missouri, a Noel, sempre nel Missouri e a North Little Rock, in Arkansas.

Con le chiusure, il gigante della carne mira a "ottimizzare l'utilizzo degli asset della rete", mentre si adegua al calo e al rallentamento della domanda di alcuni prodotti. "La difficile decisione di chiudere quattro impianti di pollo -sottolinea Donnie King, presidente e amministratore delegato di Tyson Foods- dimostra il nostro impegno a intraprendere azioni coraggiose e a perseguire l'eccellenza operativa per ottenere risultati, tra cui la riduzione dei costi e il miglioramento dell'utilizzo della capacità, e per costruire la nostra strategia volta a rendere Tyson Foods più forte nel lungo periodo".

L'azienda prevede di trasferire la produzione in altre strutture, con la cessazione delle attività nei quattro impianti prevista per la fine del 2023 o per la prima metà del 2024. Secondo quanto dichiarato agli analisti dal cfo John Tyson "i quattro impianti rappresentano circa il 10% della capacità di macellazione dei polli della Tyson".

Il sindaco di Noel, Terry Lance, ha dichiarato che la Tyson impiega circa 1.500 lavoratori nello stabilimento in città, con una popolazione totale di 2.100 persone. "La chiusura -aggiunge il primo citadino- avrà un impatto molto forte sulla città".

Oltre alle maestranze di Noel, le chiusure potrebbero interessare più di 680 persone che lavorano nello stabilimento di Dexter, circa 300 dipendenti a North Little Rock e più di 500 posti di lavoro a Corydon. Tyson, dal canto suo, non ha confermato quanti dipendenti degli stabilimenti saranno colpiti dalle chiusure: si è limitata a dichiarare che "aiuterà i lavoratori a ricollocarsi e li ha incoraggiati a candidarsi per altre posizioni presso Tyson".

La notizia segue l'annuncio dell'aprile scorso quando Tyson Foods ha deciso di tagliare circa il 15% dei ruoli dirigenziali e il 10% dei ruoli aziendali per cercare di "dare priorità al lavoro che crea valore" per i clienti e i consumatori. Il mese precedente, ossia a marzo scorso, Tyson aveva annunciato la chiusura di due impianti di lavorazione del pollo negli Stati Uniti, con ripercussioni su quasi 1.700 dipendenti: parliamo dello stop a Glen Allen, in Virginia, fabbrica di pollame con 692 dipendenti, e a quella di Van Buren, in Arkansas, con 969 dipendenti (vedi EFA News). Due chiusure che hanno scatenato le ire dei dipendenti che ad aprile sono entrati in sciopero per protestare contro la politica aziendale (vedi EFA News). .

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EFA News - European Food Agency
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