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CLARA MOSCHINI

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Confcommercio: spesa famiglie ancora sotto i livelli pre-pandemia

In 28 anni è cresciuta la spesa per vacanze e ristorazione/Allegato

In calo i pasti in casa (-11,2%), mobili ed elettrodomestici (-5,1%) e il consumo di elettricità e gas (-12,2%).

L'italiano del XXI secolo mangia di meno ma non può rinunciare al cellulare. Sono proprio i telefoni cellulari e, a seguire i Pc e, in generale i prodotti multimediali, i grandi protagonisti del cambiamento delle abitudini negli acquisti che hanno caratterizzato le famiglie italiane negli ultimi trent'anni. Secondo un’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio, dal 1995 al 2023 la spesa pro capite per i computer e i prodotti affini è aumentata del 786%, ma il vero "boom" riguarda proprio il settore dei cellulari con un incremento di spesa "clamoroso" che dal 2007 è passato da +696,7% a + 5.339%.

In forte crescita, all’interno del comparto del tempo libero, anche i servizi ricreativi e culturali (+93%); in calo i pasti in casa (-11,2%), mobili ed elettrodomestici (-5,1%) e il consumo di elettricità e gas (-12,2%), anche in virtù della riduzione degli sprechi e delle politiche di risparmio energetico; per quanto riguarda i consumi complessivi, nel 2022 – con 20.810 euro pro capite – la spesa delle famiglie è ancora inferiore ai livelli del 2019 (20.914 euro) e nel 2024 non saranno recuperati i livelli di picco del 2007 (21.365 euro contro i 21.569 euro); il 2023, tuttavia, si può definire come l’anno del ritorno alla normalità grazie soprattutto al consistente contributo della filiera turistica che, rispetto all’anno scorso, registra aumenti consistenti per viaggi, vacanze e alberghi (+23,6%), servizi ricreativi e culturali (+9,7%), bar e ristoranti (+8%). In attesa della ripresa della manifattura esportatrice, sono questi i pilastri del terziario di mercato da cui può derivare una maggiore crescita economica auspicabilmente sostenuta anche da riforme e investimenti del Pnrr.

Commentando l'analisi dell'Ufficio Studi sui consumi degli italiani dal 1995 al 2023, il presidente di Confcommercio Corrado Sangalli ha osservato che "la crescita dei servizi e del turismo potrebbero riportare quest'anno i consumi ad un livello di normalità. Consumi peraltro che valgono il 60% del Pil". "L'economia però - ha aggiunto Sangalli - è in fase di rallentamento e alcuni nodi sono ancora irrisolti. Mancano infatti all'appello un piano di rilancio del Sud, la piena realizzazione di riforme e investimenti del Pnrr e una profonda riforma fiscale in tempi rapidi".

In allegato a questa EFA News, lo studio integrale di Confcommercio.

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EFA News - European Food Agency
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