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CLARA MOSCHINI

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Timmermans dice addio all'Ue. Ora sfiderà gli agricoltori olandesi

Il vicepresidente della Commissione si dimette per candidarsi alle elezioni politiche nei Paesi Bassi

Esce di scena l'intransigente paladino del Green Deal europeo, che ha provocato la spaccatura tra Popolari e Socialisti.

Le recenti tormentate vicende politiche dei Paesi Bassi hanno portato a una clamorosa svolta che potrebbe provocare un effetto domino in tutta Europa. Il vicepresidente della Commissione Europea Frans Timmermans si è dimesso dalla carica (che deteneva dal 2014), per candidarsi alle elezioni politiche nel suo Paese, in programma il prossimo 22 novembre.

L'imprevista decisione arriva proprio in un momento apicale per le sfide sul Green Deal europeo, di cui Timmermans è stato il più convinto e intransigente paladino. Su questo fronte, il socialista olandese ha portato a casa la vittoria (di Pirro) del ripristino della natura (leggi notizia EFA News), venendo invece sconfitto sulla direttiva "ammazzastalle" (leggi notizia EFA News). In questo scorcio di legislatura europea, Timmermans ha sostenuto con forza il dimezzamento dei fitofarmaci (leggi notizia EFA News), avversando, al contrario, le tecniche di evoluzione assistita (leggi notizia EFA News). Anche dietro allo stop ai motori termici entro il 2035, c'è la regia del vicepresidente dimissionario della Commissione Europea.

Politico di impostazione più ideologica che pragmatica, Timmermans si candiderà alle elezioni anticipate olandesi come capolista dei Socialdemocratici (PvdA) e Verdi (GroenLinks). Posizione che, nella sostanza, lo designa come candidato premier, in alternativa al dimissionario Mark Rutte, per quattro legislature (2010-2023) alla guida di un governo liberale di centrodestra.

Timmermans, tuttavia, dovrà vedersela anche con il grande "terzo incomodo" delle elezioni olandesi: Boer Burger Beweging, il partito "agro-populista", rappresentativo degli interessi degli allevatori olandesi, che ha debuttato alle elezioni provinciali dello scorso 15 marzo con un sorprendente 19% (leggi notizia EFA News). Proprio nei confronti di questa nuova formazione politica - che pure contrasta tenacemente le politiche green in ambito zootecnico - Timmermans aveva espresso un cauto rispetto e un'inaspettata comprensione.

Il vicepresidente dimissionario della Commissione Europea potrebbe usufruire del vantaggio di fare campagna elettorale dall'opposizione in un Paese governato da 13 anni da Rutte e dai liberali. La variabile "green", tuttavia, potrebbe far oscillare il pendolo dei favori elettorali in una direzione oppure nell'altra. E la presenza ingombrante di Timmermans - che ha notevolmente polarizzato il dibattito sui temi ecologici, portando a una frattura epocale tra Popolari e Socialisti - nel bene o nel male, potrebbe risultare determinante.

lml - 33734

EFA News - European Food Agency
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