I produttori di prosecco sul piede di guerra
Contestata Marina Montedoro da 200 operatori della filiera del "Conegliano Valdobbiadene Docg"
Produttori di Prosecco sono sul piede di guerra. Circa 200 produttori della filiera del "Prosecco Conegliano Valdobbiadene Docg" hanno firmato una lettera di contestazione nei confronti alla neo presidente dell'Associazione per il patrimonio Unesco delle colline del Prosecco, Marina Montedoro. Proprio lei, che deve tutelare le colline del Prosecco come patrimonio dell'Unesco, si trova adesso sulla scirvania la lettera di contestazione in cui viene accusata di aver adottato una campagna di comunicazione del territorio in cui viene usato il solo nome del vino: secondo i produttori, infatti, in questo modo viene "promossa una denominazione diversa".
La presa di posizione si inserisce in un contrasto iniziato ormai diversi anni fa. Gli aderenti al Consorzio di tutela della Docg vogliono marcare in modo più netto la differenza tra il loro vino, ottenuto sui rilievi della fascia pedemontana trevigiana e quello prodotto in pianura, e tutelato dal Consorzio Prosecco Doc.
"Fintantoché l'associazione Unesco, che fra i suoi soci fondatori annovera anche il Consorzio di Tutela della Docg -scrivono i 200 firmatari- si ostinerà a utilizzare nella sua comunicazione il solo termine Prosecco, continuerà esplicitamente ed erroneamente a promuovere una denominazione diversa da quella a cui appartengono le nostre colline. Siamo stanchi di essere ignorati e di subire decisioni non condivise con la parte produttiva. Il danno comunicativo -concludono i produttori Docg- sta diventando insostenibile e irreparabile".
EFA News - European Food Agency