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CLARA MOSCHINI

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Vendemmia, i produttori confidano nel clima clemente

Sandro Boscaini (Masi) prevede quantità quasi pari al 2022. Sandro Bottega: "La più difficile da 40 anni"

"È stata un’annata tra le più disgraziate, con temporali, vento, grandinate, caldo eccessivo: nonostante questo, tenuto conto dei danni registrati sia in Veneto che in Friuli e un po’ anche in Trentino, ci aspettiamo di portare a casa quantità quasi pari all’anno scorso". Parola di Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola, produttore leader dell’Amarone, sede a Sant'Ambrogio di Valpolicella (Verona) e vitigni in tutto il triveneto oltre che in Toscana e Argentina. Le operazioni di raccolta dell’uva, in casa Masi, hanno già preso il via. "Abbiamo iniziato in Trentino con le basi spumante e nel veronese con lo Chardonnay -spiega Boscaini-. Non sarà una vendemmia strepitosa, ma non peggiore di come la si pensava a ridosso delle turbolenze che ci sono state durante l’estate. La Valpolicella per fortuna non ha patito e si presenta interessante per l’Amarone".

Da qui ai prossimi 15, massimo 20 giorni la raccolta inizierà per tutti. Un rito collettivo, come mette in rilievo Nordest Economia, alle prese anche quest’anno con qualche difficoltà nel reperimento della manodopera: una vendemmia che impegnerà, nel solo Nordest, migliaia di aziende, dal Collio alle colline veronesi passando per quelle trevigiane del Prosecco.

Per quanto riguarda le quantità, soprattutto, l’ultima parola oggi è impossibile da pronunciare: la definitiva maturazione delle uve e il loro carico aromatico sono infatti legati a doppio filo al meteo dei prossimi giorni, a partire da oggi, "Speriamo non ci siano colpi di coda -aggiunge Boscaini-. Stiamo seguendo con apprensione le previsioni". Purtroppo le prevsioni non sono per nulla rosee: secondo i meteorologi, infatti, si assisterà a un netto peggioramento delle condizioni meteo su tutto il Nordest dove crescono i timori per la tempesta Betty. Già da ieri, domenica 27 agosto, diverse regioni hanno diramato l'allerta meteo: in alcuni casi, come in Veneto e Friuli Venezia Giulia un nuovo avviso ha alzato il livello di probabile criticità idrogeologica.

Secondo un altro big, Sandro Bottega, alla guida dell’omonima cantina di Godega di Sant’Urbano (Treviso) uno dei leader tra i produttori di Prosecco, dipinge la vendemmia ormai alle porte come "la più difficile degli ultimi 40 anni, causa il maltempo, le difficoltà a trovare personale e fattori come poco zucchero a disposizione, bassa acidità e una limitata produzione".

Soluzioni? "Una -dice Bottega- sarà lavorare a mano per raccogliere il meglio della pianta. Poi, non si dovranno stressare ulteriormente i tralci e dovranno essere raccolti solo i grappoli migliori". Il grosso del lavoro, però, precisa Bottega, "dovrà essere fatto in cantina: vale a dire la selezione delle uve e le tecniche enologiche che permettano di arrivare ai livelli qualitativi di sempre. Tra queste tecniche l'uso di legno per l'invecchiamento unito a lieviti capaci di dare il meglio da uve che hanno subito gli eventi e le escursioni climatiche. Infatti bisogna sempre considerare che lo scorso anno le piante sono state vittime dello stress idrico e non si sono ancora completamente riprese". 

La situazione però cambia a seconda della tipologia di uva. "Le uve precoci come Pinot Nero e Chardonnay - spiega Bottega- saranno probabilmente quelle che permetteranno i risultati migliori e di questo ne beneficerà il Prosecco rosé, per esempio". Per quanto riguarda il Glera, vitigno a bacca bianca, componente base del Prosecco, "i test saranno sulla longevità dei vini che intendiamo ottenere, grazie a produzioni ridotte che permetteranno di elevare la qualità". 

Il nodo ora è come resistere alle grandi richieste di export di vino nei mercati. Per Bottega l'adeguamento è la soluzione. "Per permetterci di sopravvivere -aggiunge- si dovrà elevare l'immagine di un prodotto che ha subito forti aumenti di costo. La selezione delle uve e le tecniche enologiche dovranno permetterci ci arrivare ai livelli qualitativi di sempre", conclude il manager.

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