Scoperto il più antico single malt giapponese mai messo in bottiglia
Dopo lunghe ricerche torna Shirakawa, whisky distillato nel 1958: costa oltre 29 mila Euro
È il più antico single malt giapponese mai messo in bottiglia. Contiene whisky distillato nel 1958, si chiama Shirakawa e costa 25 mila sterline, pari a oltre 29 mila Euro. Quello che rende questo whisky unico e raro fa parte della sua storia: la distilleria fondata nel 1939 era data per scomparsa con tutti i suoi "averi". Pochi anni fa, nel 2019, è tornata a vivere e con lei sono tornate a vivere le botti del prezioso single malt.
Per capire l’importanza di questo ritrovamento bisogna pensare che negli ultimi dieci anni il whisky giapponese è diventato uno dei distillati più apprezzati da parte di appassionati e collezionisti di tutto il mondo, che cercano senza sosta i tesori residui delle distillerie chiuse, ormai ombre leggendarie di un passato glorioso. Quando Karuizawa, altro whisky single malt nipponico ancora oggi in commercio, è stata chiusa, nel 2011, sono state recuperate circa trecento botti: nel caso del del whisky giapponese Hanyu (che risale al 1600) sono state quattrocento. Di Shirakawa, invece, è rimasto solo un lotto. Ecco perché lo Shirakawa 1958 è da considerarsi il whisky giapponese più raro al mondo.
Diciamolo. È una curiosa storia quella del leggendario brand Shirakawa. Una distilleria che, nel suo piccolo, ha contribuito a scrivere la storia del whisky giapponese, prima di chiudere i battenti diventando un oggetto mitologico. Oggi è stata riscoperta ("in maniera rocambolesca", sottolinea un comunicato ufficiale) entrando definitivamente nella leggenda.
La distilleria Shirakawa viene fondata nel 1939 nell'omonima città della prefettura di Fukushima, a circa 200 chilometri a nord di Tokyo, da Daikoku Budoshu che sarebbe poi stato l’artefice anche di Karuizawa. Nel 1947 la distilleria viene acquistata da Takara Shuzo, uno dei principali produttori di alcolici del Giappone. Dopo una totale ristrutturazione, Shirakawa inizia dunque la produzione di shochu, vino, brandy e, dal 1951, whisky di malto.
Attenzione, però: il whisky non è mai stato commercializzato come single malt, ma destinato esclusivamente a essere utilizzato nei marchi di Blended whisky king e Ideal di Shuzo. Poi, però, alla fine degli anni Sessanta accade che la maggior parte dei produttori giapponesi inizino a importare whisky sfuso dalla Scozia per aumentare il volume dei propri marchi: per questo, nonostante i blend di Takara Shuzo continuino a contenere malto Shirakawa, nel 1969 la distilleria cessa la produzione di whisky.
Nel 1986 Shuzo acquista la distilleria Tomatin, distilleria di whisky scozzese single malt nel paese omonimo, nella regione delle Highland, a 25 minuti a sud di Inverness. La distilleria soddisfa ogni esigenza di whisky di malto, tanto che Shuzo, a quel punto, può concentrarsi liberamente sulla produzione di brandy e shochu. Utilizzata ormai solo come impianto di imbottigliamento, in uno stato di quasi abbandono, Shirakawa viene chiusa e demolita nel 2003.
Fine della storia? No. Forte dei suoi vent’anni di lavoro presso Shuzo, il managing director di Tomatin, Stephen Bremner si interroga a lungo sul perché si sappia così poco del Single Malt prodotto da Shirakawa. Finalmente un giorno Bremner parla con un collega in Giappone, che gli racconta di un vecchio tank ancora pieno di whisky che sarebbe rimasto da qualche parte. È l’inizio di una caccia al tesoro. Il misterioso tank viene ritrovato nel 2019 a oltre 1.000 chilometri a sud della distilleria perduta, vale a dire nei magazzini di Takara Shuzo a Kurokabegura, nella prefettura di Miyazaki. È un contenitore in acciaio inox, e secondo i documenti è stato prodotto nel 1958.
Ecco, dunque, la straordinaria scoperta: il liquido contenuto nel tank è davvero l’ultimo lotto di single malt di Shirakawa, una distilleria che non ha mai messo in commercio il proprio whisky. Non solo perché, dicono gli esperti, dopo di lui non ci sarà mai più uno Shirakawa, ma anche perché questo è il più antico whisky giapponese di un singolo vintage mai realizzato. Si tratta di un distillato prodotto nell'epoca precedente all'importazione di massa di orzo dalla Scozia, e anche all'arrivo di botti dagli Usa e dall'Europa: rappresenta, insomma, uno stile ormai perduto per sempre.
Dopo il ritrovamento del tank la caccia al tesoro negli archivi di Takara Shuzo non si è fermata e ha riportato alla luce un libretto in cui viene descritto con molti dettagli il modo in cui è stato prodotto il Single Malt di Shirakawa nel 1958. L'orzo utilizzato era giapponese, e il lievito uno dei ceppi da vino di proprietà dell'azienda. La fermentazione è durata quattro giorni e la distillazione è avvenuta in due alambicchi di rame. Per le botti è stata scelta la quercia Mizunara di Tohoku e Hokkaido, e la maturazione è avvenuta in loco, in piccoli magazzini.
Il libretto, tuttavia, non indica quando il whisky è stato rimosso dalla botte: secondo le analisi chimiche dovrebbe esserci rimasto per alcuni decenni, ma probabilmente intorno alla fine degli anni '80 è stato trasferito in contenitori di ceramica, simili a quelli per lo shochu, il più antico distillato giapponese, e poi spostato nel tank di acciaio, probabilmente intorno al momento della demolizione della distilleria, nel 2001.
Quello che rimane evidente è la qualità e la rarità di 1.500 bottiglie, le uniche di Shirakawa disponibili nel mondo. “Il vero miracolo non è tanto che abbiano trovato una scorta di Shirakawa, ma che sia così buona -commenta il noto esperto di whisky Serge Valentin-. Forse è questo il motivo per cui qualche gentiluomo giapponese, molto tempo fa, decise di conservare questo lotto e di salvarlo dalle grinfie dei Master Blender. Nel bicchiere non appare poi tanto diverso da alcuni vecchi Macallan distillati in anni simili”.
Shirakawa è importato in esclusiva per l’Italia da Beija Flor, società di distribuzione attiva dal 2007 e specializzata in whisky e spirits di qualità, spesso provenienti da distillerie artigianali. Nel portfolio, che tra le altre cose vede la più ampia selezione in italia di indie bottlers, trovano spazio numerosi brand iconici nel panorama dello Scotch Whisky, tra cui Springbank, Kilkerran, Tomatin e l’imbottigliatore indipendente Cadenhead’s.
EFA News - European Food Agency