L'indiana Reliance Retail vuole la quotazione in Borsa
Il retailer con 18 mila supermercati punta a raccogliere 2,5 mld $
È a una svolta, pare, l'impero del miliardario indiano Mukesh Ambani, da anni nella top ten degli uomini più ricchi del mondo secondo Forbes: nel 2022 il suo partrimonio di 90,1 miliardi di dollari lo collocava all’ottavo posto. Una parte della sua ricchezza è legata all'agroalimentare, settore in quersto momento al centro di manovre finanziarie che potrebbero portare in Borsa il suo marchio di punta, ossia Reliance Retail Ventures.
Reliance Retail, infatti, sembra essere in trattative avanzate con investitori globali per raccogliere circa 2,5 miliardi di dollari entro la fine di settembre in vista di una potenziale quotazione in Borsa. Secondo alcune fonti vicine all'azienda, la raccolta di 2,5 miliardi di dollari fa parte di un obiettivo complessivo di 3,5 miliardi di dollari che l'azienda si è prefissata: una parte, cioè 1 miliardo di dollari, proviene da Qia, il Qatar investment authority ed è stata annunciata il mese scorso.
Qia avrebbe valutato la società di Ambani circa 100 miliardi di dollari: parliamo, non a caso, del più grande rivenditore indiano, le cui attività spaziano dalla vendita di generi alimentari all'elettronica e includono partnership estere con marchi come Burberry e Pret A Manger.
Nel 2019 Ambani aveva dichiarato che il gruppo prevedeva di quotare l'attività di vendita al dettaglio entro cinque anni: adesso la figlia del tycoon, Isha Ambani, guida l'espansione del settore retail. Reliance Retail ha più di 18.000 punti vendita al dettaglio, ma anche un'attività di e-commerce in crescita in cui compete con aziende del calibro di Amazon e Flipkart di Walmart.
Reliance Retail ha registrato un utile netto consolidato di 91,81 miliardi di rupie indiane (1,11 miliardi di dollari) per l'anno finanziario conclusosi a marzo 2023, su un fatturato di 2,6 trilioni di rupie. Dall'anno scorso, Reliance Retail ha ampliato la propria attività nel settore dei consumi acquisendo decine di piccoli marchi di generi alimentari e non: l'obiettivo è quello di costruire un'attività di consumo che generi vendite annuali di 6 miliardi di dollari entro cinque anni, per sfidare colossi stranieri come Unilever.
Secondo altre fonti, entro le prossime due settimane potrebbero arrivare due annunci di aumento di fondi di Reliance: anche in questo caso, la valutazione dell'azienda sarà all'incirca la stessa di Qia, cioè 100 miliardi di dollari. Ciò implica che un potenziale investimento di 2,5 miliardi di dollari equivarrebbe a una partecipazione del 2,5% nella società.
Secondo indiscrezioni, Reliance starebbe parlando con almeno due investitori statunitensi, anche se aumenta l'interesse da parte degli attuali investitori stranieri, compresi alcuni fondi sovrani. Secondo gli esperti, se l'investimento dovesse concretizzarsi, dovrebbe rafforzare lo status dell'India come nuovo punto di forza per gli investitori privati occidentali che si stanno allontanando dai nuovi investimenti in Cina a causa del peggioramento delle prospettive economiche del Paese e delle tensioni geopolitiche.
Nel 2020, Reliance Retail ha raccolto 5,71 miliardi di dollari vendendo una quota del 10,09% a investitori tra cui Kkr, il Fondo di investimento pubblico saudita, General Atlantic e Mubadala degli Emirati Arabi Uniti.
Lunedì scorso, durante l'assemblea generale annuale della società, Ambani ha confermato che la raccolta di fondi del 2020 è stata realizzata in base a una valutazione dell'azienda a circa 52 miliardi di dollari. "In meno di tre anni, la valutazione del settore retail è quasi raddoppiata -aggiunge il manager-. Diversi importanti investitori strategici e finanziari globali hanno mostrato un forte interesse per Reliance Retail. Vi aggiornerò sui nostri progressi con loro a tempo debito", ha detto Ambani senza condividere ulteriori dettagli.
EFA News - European Food Agency