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CLARA MOSCHINI

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Tajani a Pechino: "Accordo grano piccolo passo verso la pace, Cina faccia pressioni su Putin"

Al riguardo si attendono gli esiti dell'incontro tra Putin ed Erdogan a Sochi

La settimana si apre con due importanti appuntamenti diplomatici, verosimilmente decisivi per il destino dell'accordo sul grano ucraino e forse anche della pace. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani è a Pechino, per un incontro con il suo omologo cinese, Wang Yi, mentre a Sochi c'è grande attesa per il confronto tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

Sia da parte di Roma, sia da parte di Ankara, c'è la ferma volontà di ripristinare l'accordo interrotto per volontà russa lo scorso luglio. L'obiettivo è che si possa "portare grano anche a molti Paesi africani deve essere perseguito", ha detto Tajani a colloquio con i giornalisti durante la sua visita alla Città Proibita.

"Bene se Erdogan promuove questa operazione che è un piccolo passo verso la pace", ha aggiunto il titolare della Farnesina, con riferimento alla visita del presidente turco in Russia. "Credo che si debba fare di tutto per trovare accordi su tutte le questioni positive che riguardano questa guerra”, ha proseguito Tajani aggiungendo che nel pomeriggio chiederà al ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, di "fare pressioni su Putin affinché faccia qualche passo indietro per quanto riguarda la guerra in Ucraina e si possa andare verso la pace".

"Non è facile, la guerra non si concluderà in qualche settimana, però non dobbiamo mai rinunciare alla via della diplomazia - ha spiegato il ministro - Tutte le iniziative come quella di Erdogan, e so che verrà qui l’inviato del Papa, devono essere sostenute", ha concluso il ministro degli Esteri, con riferimento all'imminente visita del cardinale Matteo Maria Zuppi a Pechino.

Nel frattempo, Putin ed Erdogan si incontrano a Sochi per la prima volta dallo scorso ottobre, in uno scenario colmo di ambiguità, in cui Ankara non aderisce alle sanzioni anti-russe ma, al tempo stesso, ha fornito armi all'Ucraina. Anche l'Onu sta premendo per il ripristino dell'accordo per le esportazioni di grano ucraino dai porti del Mar Nero, tuttavia l'ultima proposta del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres è stata rigettata dal ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov: "Non ci sono ancora garanzie in questa proposta, solo promesse", ha detto.

lml - 34009

EFA News - European Food Agency
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