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Emissioni allevamenti. Federbio: "L'alternativa non è il cibo sintetico"

Se ne parlerà venerdì prossimo a un seminario a Bologna, alla presenza di studiosi e addetti ai lavori

La transizione ecologica passa anche per l’allevamento. A riguardo ha preso posizione Federbio, sulla questione degli impatti ambientali della zootecnia. Tuttavia, si legge in una nota, "l’alternativa non può certo essere la carne sintetica che cancella il ruolo degli agricoltori e delle comunità locali nella produzione del cibo e che potrebbe portare al definitivo abbandono d’intere aree del nostro Paese. L’unico modello di allevamento che rispetta il benessere degli animali, l’ambiente e la biodiversità è il biologico e biodinamico fondato sul rapporto tra allevamento animale e produzione vegetale per mantenere e incrementare la fertilità del suolo".

Il seminario “Zootecnia italiana. Perché il futuro non può che essere biologico” (Bologna, Sana - Sala Suite, venerdì 8 settembre 2023, ore 15) "punta ad approfondire i motivi che fanno del biologico, basato sul legame animale-natura e perfetto esempio di economia circolare, la scelta migliore per rispondere a una domanda di consumo che guarda sempre di più alla sostenibilità". 

Sui temi del seminario interverranno Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio, che illustrerà i benefici economici, sociali e ambientali legati al modello di allevamento biologico. Marcello Volanti, medico veterinario, farà un punto sugli standard e sull’etologia dell’allevamento biologico, sottolineando come i processi di trasformazione non siano riproducibili in laboratorio. Raffaella Ponzio di Slow Food Italia si concentrerà sulla posizione contraria ai cibi sintetici, privi di quelle radici territoriali che rappresentano l’eccellenza dell’agroalimentare italiano e sono la base indispensabile per un cibo buono, pulito e giusto. Eduardo Cuoco, direttore Ifoam Oe, si soffermerà su strategie e sfide per lo sviluppo della zootecnia biologica in Europa, mentre Felice Adinolfi, dell’Università di Bologna, parlando di cibo e futuro, svelerà le false promesse degli alimenti coltivati in laboratorio. Chiuderà l’incontro Marco Paravicini, vicepresidente FederBio, che analizzerà la zootecnia dell’azienda biodinamica, un vero modello di economia circolare.

“Tra allevamenti intensivi e la carne ottenuta attraverso processi di laboratorio, la vera alternativa è il modello biologico, paradigma di riferimento per l’intera zootecnia italiana, che risponde alla crescente sensibilità dei cittadini per il benessere degli animali e il rispetto dell’ambiente – ribadisce Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio –. La carne sintetica è decisamente in contrasto con la tradizione e la cultura agroalimentare del nostro Paese. Affidare ai laboratori la produzione di alimenti non è la risposta giusta alle esigenze alimentari attuali e future".

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EFA News - European Food Agency
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