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CLARA MOSCHINI

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Merendine: per il 72% degli italiani il "food design" è importante

Secondo un'indagine, per il 45% degli intervistati... anche l'occhio vuole la sua parte

Che fossero buone, pratiche e porzionate erano dei plus abbastanza noti. Meno conosciuto il fatto che le merendine italiane sono un prodotto apprezzato dai nostri connazionali anche per gli aspetti legati al “food design”. È quanto emerge dall’indagine “Il lato estetico delle merendine italiane” commissionata da Unione Italiana Food ad Astra Ricerche, attraverso un sondaggio online sottoposto agli italiani dai 18 ai 65 anni

Prodotti che rimandano, in miniatura, alle forme dei dolci fatti in casa o di ricorrenza. E nei quali la collocazione degli ingredienti e le decorazioni in superficie hanno un ruolo non solo estetico ma possono dare anche indicazioni di consumo. Mangiare una merendina, quindi, non è solo una questione di gusto. E in particolare dallo studio emerge come tra gli altri sensi coinvolti nell’esperienza di consumo di un prodotto da forno dolce monodose i nostri connazionali indicano l’olfatto (48%) e la vista (45%) mentre più indietro si posiziona il tatto (7%) 

Per i nostri connazionali il principale elemento di “food design” di una merendina sono gli elementi decorativi sulla superficie del prodotto (72%). Segue un altro aspetto come “la forma” della merendina: che sia arrotondata, a trancio rettangolare, intrecciata o a mezzaluna è un elemento estetico apprezzato da 3 italiani su 10 (29%). Poco più indietro nel gradimento si collocano il colore (26%) e la dimensione (25%) della merendina.

Infine, dall’indagine emerge come la modalità più amata dai nostri connazionali per gustarsi una merendina è, per distacco, morderla direttamente appena scartata (60%). C’è poi chi preferisce dividerla in due, prenderla con le mani e poi consumarla (20%). Più indietro gli italiani indicano di apprezzarla maggiormente se immersa nel latte o nel succo (15%) e infine una piccola parte di nostri connazionali preferisce consumare prima la farcitura e poi il resto (5%).

Quando parliamo di merendine ci riferiamo a un prodotto di derivazione diretta della nostra tradizione dolciaria: sono infatti la riduzione in formato monodose dei dolci da forno fatti in casa, soprattutto quelli a base di pan di spagna e pasta frolla. Oggi vanno dalle 110 kcal delle più semplici fino alle 180 kcal circa delle più ricche e coprono in media tra il 6 e il 7% della quantità di energia raccomandata ogni giorno a bambini e ragazzi, rappresentando, anche a detta dei nutrizionisti, una delle alternative valide nutrizionalmente per la merenda degli italiani. Un prodotto che ha saputo evolversi nel tempo, anche grazie al miglioramento nutrizionale, che negli ultimi 15 anni ha portato risultati importanti. Porzioni più piccole - appena 35 g in media - ma anche riduzione dei grassi saturi (-20%), degli zuccheri (-30%) e delle calorie (-21%).

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EFA News - European Food Agency
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