Rrf: Commissione Ue approva 910 mln euro per agroindustria italiana
Del programma usufruiranno fino a 500 aziende, con benefici fino al 60% dei costi ammissibili
La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme Ue sugli aiuti di Stato, un piano italiano da 910 milioni di euro reso disponibile in parte attraverso il Recovery and Resilience Facility (Rrf) per sostenere lo sviluppo agroindustriale. La misura contribuisce al raggiungimento degli obiettivi della politica agricola comune promuovendo un settore agricolo intelligente, competitivo, resiliente e diversificato.
Il programma, che durerà fino al 31 dicembre 2029, sarà in parte finanziato dalla Rrf, a seguito della valutazione positiva da parte della Commissione del Piano di ripresa e resilienza dell'Italia e della sua adozione da parte del Consiglio. Lo schema sostiene lo sviluppo e la resilienza del sistema agroindustriale italiano facilitando la realizzazione di grandi progetti di investimento strategici e innovativi.
Secondo il regime, gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette e finanziamenti agevolati alle imprese attive nel settore agricolo che propongono progetti di investimento relativi alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. I progetti che beneficiano del regime mireranno a migliorare l’orientamento al mercato, ad aumentare la competitività e a potenziare la ricerca, la tecnologia e la digitalizzazione del settore agroindustriale.
Del programma beneficeranno fino a 500 aziende. L'importo dell'aiuto per beneficiario non supererà il 60% dei costi ammissibili e dipenderà dalle dimensioni dei beneficiari e dal luogo in cui viene realizzato il progetto, con tassi più elevati per le piccole imprese e per i progetti in aree economicamente svantaggiate ammissibili all'aiuto ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (le cosiddette zone "a").
Il regime è la continuazione di una misura italiana approvata dalla Commissione nel giugno 2017 (SA.47694), prorogata nel dicembre 2020 (SA.59101), e scaduta il 31 dicembre 2022.
La Commissione ha valutato il regime alla luce delle norme Ue sugli aiuti di Stato, in particolare dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea ("Tfue"), che consente agli Stati membri di sostenere lo sviluppo di determinate attività economiche soggette a a determinate condizioni, e gli orientamenti 2022 per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali ("orientamenti agricoli 2022").
La Commissione ha riscontrato che:
Il regime agevola lo sviluppo di un'attività economica, in particolare la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli. Allo stesso tempo, contribuisce agli obiettivi della politica agricola comune. Il regime è necessario e opportuno per incoraggiare gli investimenti rilevanti nel settore agricolo. Inoltre, il regime ha un effetto di incentivazione, poiché i beneficiari non avrebbero realizzato gli investimenti senza il sostegno pubblico. Il regime è proporzionato in quanto l'aiuto è limitato al minimo necessario per attivare gli investimenti ed è modulato in base alle dimensioni dei beneficiari e all'ubicazione dei progetti. Gli aiuti producono effetti positivi che superano qualsiasi potenziale distorsione della concorrenza e del commercio nell’Ue. Su questa base, la Commissione ha approvato il regime italiano secondo le norme Ue sugli aiuti di Stato.
EFA News - European Food Agency