Nuovi "tesori" nel Registro Nazionale del paesaggio rurale
Due territori in Sardegna, uno in Liguria, un altro in Campania nel novero delle tutele Masaf
![Vigneti alle Cinque Terre](https://www.efanews.eu/resources/big/f77ddeccb621a60049381e5407a9c42b.jpg.webp)
Il Registro nazionale del paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali del Masaf si arricchisce di quattro nuove iscrizioni. Sono tre paesaggi rurali e una pratica agricola tradizionale: i sistemi agro-silvo-pastorali del Marghine-Goceano e oliveti terrazzati e pascoli arborati nei territori di Bolotana, Illorai e Lei; i vigneti eroici di Meana Sardo; il paesaggio dei terrazzamenti e della viticoltura delle Cinque Terre (leggi notizia EFA News); la vite 'a raggiera' del Taburno.
"Grazie al continuo lavoro di monitoraggio del territorio e all'impegno per tutelare e valorizzare i paesaggi rurali, insieme alle tradizioni agricole e al patrimonio agroalimentare che li contraddistinguono e caratterizzano, accogliamo oggi nel Registro nazionale quattro nuove iscrizioni. Ognuna di esse è simbolo della nostra terra e della nostra cultura e contribuisce a rendere la nostra Nazione unica al mondo", ha commentato il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, firmando il decreto.
Il paesaggio "Sistemi Agro-Silvo-Pastorali del Marghine-Goceano. Oliveti terrazzati e Pascoli Arborati nei territori di Bolotana, Illorai e Lei" è stato proposto dal Comune di Bolotana. L'area costituisce una fascia di transizione tra le province di Nuoro (i comuni di Bolotana e Lei) e Sassari (comune di Illorai). Il processo evolutivo che ha interessato il territorio ha modificato, ma non cancellato, i tradizionali modelli agricoli, legati alle peculiari condizioni locali, sia ambientali che storico-culturali, conservando il sistema di campi chiusi peri-urbani (Hortus) e i pascoli arborati della tradizionale Agroforestry, in particolare i sistemi della Livestock Agroforestry. Nei 1.916 ettari perimetrati dell'area, vi è un sistema di oliveti terrazzati con muretti di pietra a secco che verso valle lascia spazio a estesi pascoli arborati.
Il paesaggio "I vigneti eroici di Meana Sardo" è stato proposto dal Comune di Meana Sardo.L'area ricade nel territorio comunale di Meana Sardo, piccolo centro rurale al limite sud-occidentale della provincia di Nuoro, dove si evidenzia la persistenza di un modello conservativo di viticoltura ad uva da vino, basato sull'allevamento ad alberello sardo di vitigni locali a bacca rossa. Il terroir locale si caratterizza per l'elevata resilienza dell'allevamento ad alberello ancorché sempre di più si stia sviluppando il ricorso a basse spalliere. L'elevata altimetria, con la localizzazione del comprensorio viticolo a una quota sempre superiore ai 500 m s.l.m., con punte di 765 m s.l.m., ne consente l'inquadramento nell'ambito dei "Vigneti eroici".
La pratica agricola tradizionale "Vite 'a raggiera' del Taburno" è stata proposta dal CNR ISPC - Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale .Fin dal I secolo a.C. ve ne è cenno nei manuali agricoli e spesso nelle storie di Plino Il Vecchio vi si fa riferimento. A Pompei, inoltre, è stato riportato alla luce un dipinto di viticoltori che coltivavano a raggiera. In età romana la pratica era diffusa su quasi tutti i versanti del Taburno e sulle superfici collinari alle pendici dei principali massicci e catene montuose che delimitavano l'ager Campanus (province di Napoli e Caserta) in direzione del Latium e del Samnium, con l'aggiunta del Vesuvio dove era in alternanza con la pergola. La pratica continua ad essere attuale e a svolgere un preciso significato culturale per la comunità di Solopaca.
EFA News - European Food Agency