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CLARA MOSCHINI

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Cereali: si prevede crollo produzione Ue (-4,3%) nel 2023/24

Crescono i biocarburanti (+12%) e i semi oleosi (+11% sulla media quinquennale)

Il clima caldo e secco, abbinato all’eccesso di precipitazioni in diverse parti d’Europa durante l’estate 2023, ha continuato a mettere a dura prova la resilienza degli agricoltori. Allo stesso tempo, vi sono stati segnali di prospettive di mercato positive per il settore agricolo dell’Unione Europea. I costi dei fattori produttivi, come energia, fertilizzanti e mangimi, hanno continuato a diminuire, mentre le esportazioni dell’Unione Europea di prodotti agroalimentari hanno riacquistato una certa competitività, confermando la posizione dell’Ue come il principale esportatore mondiale.

Pubblicata oggi dalla Commissione europea, l’edizione autunnale 2023 del rapporto sulle prospettive a breve termine per i mercati agricoli dell’Ue presenta le ultime tendenze e prospettive per i mercati agricoli. L'inflazione alimentare mensile ha iniziato a diminuire da luglio. Sebbene i prezzi dei prodotti alimentari restino ancora una grande preoccupazione per i consumatori, ciò potrebbe portare un certo sollievo nella domanda di determinati prodotti. In generale, l’inflazione alimentare rappresenta quasi il 40% degli aumenti dei prezzi al consumo. Il vino è uno dei prodotti i cui consumi sono diminuiti a causa dell'aumento dei prezzi, unito al calo strutturale del consumo di vini rossi. La distillazione di crisi, autorizzata quest'estate dalla Commissione europea, contribuisce a stabilizzare il mercato.

Anche la carne risente negativamente del calo dei consumi a causa dei prezzi elevati. Il miglioramento delle condizioni dei pascoli, nonché la riduzione dei costi dei mangimi, hanno dato un certo sollievo ai produttori di bestiame. Tuttavia, la produzione di carne, ad eccezione del pollame, potrebbe rimanere al di sotto della media. L’impennata dei prezzi dei fertilizzanti azotati nell’Ue ha impedito una carenza generale e un minore utilizzo incontrollato di fertilizzanti da parte degli agricoltori europei. La Commissione ha monitorato da vicino il mercato dei fertilizzanti e nel luglio 2023 ha lanciato l'Osservatorio del mercato dei fertilizzanti dell'Ue.

Si prevede che la produzione cerealicola dell’Ue per il 2023/24 sarà inferiore del 4,3% alla media quinquennale, pari a 268,5 milioni di tonnellate, a causa delle condizioni meteorologiche avverse durante la primavera e l’estate che hanno avuto un impatto particolare sulla produzione di mais e orzo. L’uso dei cereali come mangime potrebbe rimanere stabile, mentre l’uso dei cereali per la produzione di biocarburanti potrebbe continuare a crescere (12% rispetto al 2022/23). L’Ue continua ad essere un esportatore netto di cereali, in particolare di grano. Nei mesi precedenti sono aumentate in particolare le esportazioni verso il Medio Oriente e l’Africa subsahariana.

La produzione di semi oleosi dell’Ue sta andando particolarmente bene (11% al di sopra della media quinquennale), trainata da una ripresa della produzione di girasole, nonché da una maggiore produzione di soia. Sebbene il divieto totale dell’uso dei neonicotinoidi comporti alcune sfide per i coltivatori di barbabietola da zucchero, si prevede che le aree di semina, la resa delle barbabietole e il contenuto di zucchero aumenteranno rispetto al calo registrato lo scorso anno. La produzione di zucchero dell’Ue nel 2023/24 è prevista a 15,6 milioni, vicino alla media quinquennale.

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