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Macfrut 2024: l'Italia guarda al Medio Oriente

Presentata in Qatar la prossima edizione della più grande esposizione ortofrutticola italiana

Il presidente Piraccini descrive l'evento come luogo di non solo business ma anche di innovazione e formazione.

Il Medio Oriente è un punto nevralgico per la diffusione del Made in Italy nel mondo. Nel caso specifico di Macfrut parliamo dell'ortofrutta, in cui l'Italia, pur essendo il secondo esportatore europeo, mostra ancora notevoli potenzialità e margini di miglioramento. Alla presentazione della prossima edizione di Macrfrut (Rimini, 8-10 maggio 2024) a Doha sono intervenuti lo stesso presidente della più grande fiera ortofrutticola italiana Renzo Piraccini, assieme al presidente di Ice Agenzia Matteo Zoppas e al ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.

A introdurre la conferenza stampa, l'ambasciatore italiano in Qatar Paolo Toschi, che ha indicato in Macfrut un'"occasione importante" per esporre le "priorità" del governo e la sua "visione". Doha e il Qatar, ha osservato l'ambasciatore, sono "geograficamente centrali" e in grado di collegare idealmente Europa, Asia e Africa e "raggiungere miliardi di persone". Da parte sua, Zoppas ha ricordato il grande potenziale dell'export ortofrutticolo italiano - sempre alla ricerca di "nuove destinazioni" - e, in particolare delle macchine da frutta.

Le anticipazioni riguardo alla prossima edizione di Macfrut sono state fornite dallo stesso presidente Piraccini, che ha voluto specificare la natura della propria fiera, non come evento di puro "business" ma anche come luogo di incontro, di formazione e di innovazione. Grande rilevanza assume, in tal senso, la Macfrut Academy, con le sue "videolezioni in quattro lingue". Il frutto simbolo della prossima edizione (quello della precedente era stato il mirtillo), sarà l'uva da tavola, peraltro al centro di una recente tappa di Macfrut (leggi notizia EFA News), mentre la regione partner sarà la Puglia (leggi notizia EFA News), che dell'uva da tavola è di gran lunga il principale produttore italiano. Altri appuntamenti cruciali: il congresso internazionale sulle biosoluzioni, il salone sull'agrivoltaico e quello sul vivaismo.

Il ministro Lollobrigida ha chiuso gli interventi, individuando in Macfrut un luogo privilegiato per diffondere la "qualità" italiana nel mondo, vero asso nella manica della nostra produzione agroalimentare, secondo il titolare Masaf. Anche alla fiera dell'ortofrutta, ha sottolineato il ministro, andrà tenuta alta la bandiera di una "sicurezza alimentare che non si rassegna a non dare buon cibo a tutti". In quest'ottica, Doha è un "luogo d'accesso a nuovi mercati", in un mondo in cui "c'è fame e sete d'Italia", ha concluso Lollobrigida.

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EFA News - European Food Agency
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