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CLARA MOSCHINI

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L'europarlamento vuole la "drastica riduzione" dei pesticidi chimici

Tra le decisioni prese oggi, l'eliminazione entro il 2030 del 65% dei prodotti fitosanitari più pericolosi

L'uso dei prodotti fitosanitari più pericolosi deve essere ridotto del 65% entro il 2030. Poi: divieto di tutti i pesticidi chimici nelle aree sensibili, compresi gli spazi verdi urbani e nuovo obiettivo UE 2030 per aumentare le vendite di pesticidi a basso rischio. Sono questi i tre driver che oggi la Commissione Ambiente ha adottato circa le misure per garantire un uso sostenibile dei pesticidi e ridurre l'uso e il rischio di tutti i pesticidi chimici di almeno il 50% entro il 2030.

Nel testo adottato con 47 voti favorevoli, 37 contrari e 2 astensioni, i deputati affermano che entro il 2030 l'Ue deve ridurre l'uso e il rischio dei prodotti fitosanitari chimici di almeno il 50% e l'uso dei cosiddetti "prodotti più pericolosi" del 65%, rispetto alla media 2013-2017. La Commissione ha proposto un obiettivo del 50% per entrambi sulla base della media 2015-2017.

Gli eurodeputati, sottolinea una nota ufficiale, "vogliono che ogni Stato membro adotti obiettivi e strategie nazionali, in base alle sostanze vendute all'anno, al loro livello di pericolosità e alle dimensioni della loro area agricola. La Commissione verificherà poi se gli obiettivi nazionali devono essere più ambiziosi per raggiungere gli obiettivi UE 2030".

Per massimizzare l'impatto delle strategie nazionali, gli Stati membri devono "anche disporre di norme specifiche per almeno le cinque colture per le quali una riduzione dell'uso di pesticidi chimici avrebbe l'impatto maggiore".

Gli eurodeputati, dunque, vogliono vietare l'uso di pesticidi chimici (ad eccezione di quelli autorizzati per l'agricoltura biologica e la lotta biologica) nelle aree sensibili e all'interno di una zona cuscinetto di cinque metri, come tutti gli spazi verdi urbani, compresi i parchi, i campi da gioco, le aree ricreative, i sentieri pubblici e le aree Natura 2000.

I deputati affermano che i Paesi dell'Ue devono garantire che i pesticidi chimici siano utilizzati solo come ultima risorsa, come stabilito dalla Gestione integrata delle specie nocive. "Per meglio dotare gli agricoltori di sostanze sostitutive -aggiunge la nota-, chiedono alla Commissione di fissare un obiettivo Ue 2030 per l'aumento delle vendite di pesticidi a basso rischio, sei mesi dopo l'entrata in vigore del regolamento. Allo stesso tempo, la Commissione deve anche valutare metodologie per accelerare il processo di autorizzazione dei pesticidi a basso rischio e del biocontrollo, poiché le attuali lunghe procedure rappresentano un ostacolo significativo alla loro diffusione".

"I cambiamenti introdotti dalle nuove norme saranno graduali per ridurre al minimo l'impatto sulla sicurezza alimentare", aggiunge la nota.

Entro dicembre 2025, inoltre, la Commissione dovrà esaminare le differenze nell'uso dei pesticidi sui prodotti agricoli e agroalimentari importati rispetto ai prodotti dell'Ue e, se necessario, proporre misure per garantire che le importazioni rispettino standard equivalenti a quelli dell'Ue. Inoltre, sarà vietata l'esportazione di pesticidi non approvati nell'Ue.

L'adozione del mandato da parte del Parlamento è prevista per la sessione plenaria del 20-23 novembre 2023, dopodiché il Parlamento sarà pronto ad avviare i negoziati con gli Stati membri dell'Ue.

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