Energia: Rse, Enea e Crea insieme per transizione ecologica
Protocollo d'intesa individua tra i temi d'interesse l'agrivoltaico e la trasformazione delle biomasse
Rse, Enea e Crea hanno firmato un protocollo d’intesa per condividere conoscenze e competenze scientifiche e promuovere la ricerca e lo sviluppo nel settore della produzione e del consumo di energia, conciliando i temi energetici ed agricoli, al fine di favorirne il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità tecnica, ambientale, economica e di inclusione sociale. Il settore agro-energetico, per le sue intrinseche caratteristiche, rappresenta un asset strategico per l’economia nazionale e, come altri settori produttivi, sarà chiamato a fornire il proprio contributo alla decarbonizzazione del sistema produttivo ed economico.
L’intesa, sottoscritta dall’amministratore delegato di Rse Franco Cotana, dal direttore generale dell’Enea Giorgio Graditi e dal commissario straordinario del Crea Mario Pezzotti, individua, tra i temi di interesse della collaborazione, l’agrivoltaico, i processi termochimici, biologici e biotecnologici per la trasformazione energetica delle biomasse, per la produzione di biocarburanti avanzati e idrogeno, nonché l’efficientamento energetico delle filiere agricole e agroalimentari.
Le biomasse "giocano un ruolo strategico nella transizione energetico-ambientale che l’Italia e l’Europa hanno intrapreso", tanto è vero che il loro potenziale energetico "consentirebbe un raddoppio delle attuali produzioni", spiega Cotana. "Tali sfide richiedono sinergie tra i protagonisti della ricerca applicata come Crea, Rse ed Enea e necessitano di un approccio olistico e circolare che l’accordo sottoscritto consentirà di sviluppare pienamente”.
“Attraverso la firma del Protocollo di Intesa si intende mettere a sistema competenze e esperienze multi-interdisciplinari per contribuire al raggiungimento dei target di decarbonizzazione, allo sviluppo e l’implementazione di modelli di filiere agro-energetiche sostenibili, nonché ad accrescere la competitività e la capacità produttiva delle imprese del settore”, ha sottolineato Graditi.
“In questo quadro – dichiara Pezzotti – il nostro ente di ricerca, per favorire la decarbonizzazione del settore agroalimentare, può fornire la conoscenza delle pratiche agricole, della struttura delle aziende, del loro livello tecnologico e dei loro consumi, così come delle loro prospettive di innovazione e delle barriere che ne impediscono gli investimenti. Inoltre, verranno individuati casi di eccellenza che possano costituire un incoraggiamento e una traccia per le piccole e medie imprese che spesso, non avendo al loro interno le opportune strutture tecniche e operative per affrontare le nuove soluzioni, richiedono un opportuno percorso di accompagnamento e di supporto nel percorso verso la transizione energetica”. Il Protocollo di intesa avrà la durata di tre anni e non comporta alcun flusso finanziario per le Parti.
EFA News - European Food Agency