Cibo sano: il contributo di Aletheia contro la disinformazione
Il direttore Riccardo Fargione illustra il nuovo progetto di ricerca indipendente
Del rapporto tra cibo e salute se ne parla dagli albori della civiltà. Il tema è sempre attuale ma, soprattutto, in continua evoluzione, sostenuto da una gran quantità di ricerche, dai risultati spesso non univoci. In questa temperie si inserisce la nascita della Fondazione Aletheia (leggi notizia EFA News), un think-tank, con funzione anche di osservatorio, che avrà funzione informativa sugli stili di vita alimentari sani e sui contenuti organolettici dei cibi, senza trascurare qualche consiglio su come contrastare lo spreco alimentare. Ulteriori dettagli sul progetto nascente sono stati illustrati a EFA News da Riccardo Fargione, direttore di Aletheia.
Con quali obiettivi nasce la nuova fondazione?
Nasce con l’obiettivo di fare chiarezza sul legame che unisce cibo, natura e salute. Per arginare una dilagante disinformazione che tende invece ad opacizzare un panorama nel quale il cibo ha una funzione centrale per il benessere e la salute dei cittadini. Le tematiche sono molteplici e vanno dall’affermazione di modelli nutrizionali rischiosi come quelli incentrati sul consumo di cibi ultra-processati (pensate, rappresentano il 60% delle calorie assunte negli Usa, il 70% se consideriamo gli adolescenti...) fino ai prodotti a base cellulare realizzati in laboratorio. Si tratteranno temi che vanno dallo spreco alimentare alla fame nel mondo passando per il cruciale ruolo della Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell'umanità.
Avete un comitato scientifico molto prestigioso.
Il comitato scientifico è formato da alcune dalle principali firme del panorama medico e scientifico a livello internazionale. Si tratta di un team multidisciplinare allargato anche ad esperti di diritto agroalimentare ed economisti. Abbiamo già attivato progetti molto interessanti che saranno portati avanti grazie al contributo della scienza. Il gruppo di lavoro è unito da un’unica ambizione: quella di fare chiarezza attraverso una lettura oggettiva. Alla base di tutto c’è dunque tanto entusiasmo e interesse da parte di tutti i membri del team.
Potete già contare su un un budget adeguato?
E’ chiaro che serviranno risorse economiche per le quali ci stiamo già muovendo con un’attività di fundraising tra coloro che vorranno sostenere questa ricerca libera ed indipendente.
Cibo e salute sono temi molto attuali ed esistono molteplici enti che si occupano della ricerca in questi ambiti: quale sarà la specificità di Aletheia?
La specificità di Aletheia sarà quella di una ricerca libera, multidisciplinare e di altissimo profilo che ha l’obiettivo di fare chiarezza sui temi di cui abbiamo parlato prima. La peculiarità di Aletheia è proprio questa, il saper coniugare tre pilasti per noi cruciali: competenza, trasparenza e autonomia. Abbiamo coinvolto le principali Università italiane proprio per questo.. per dare vita ad un think tank multidisciplinare di altissimo profilo.
Quali sono gli strumenti che state approntando?
Progetti, sperimentazioni, analisi attenta di normative e di tutta la letteratura scientifica che si sta componendo a livello mondiale. E poi ancora seminari e convegni per divulgare aspetti che la scienza ha consolidato da tempo ma che troppo spesso annegano nei meandri della disinformazione.
EFA News - European Food Agency