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CLARA MOSCHINI

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Ungheria: governo costretto a usare i fondi dell'"odiata" Ue

Il ministro Nagy esorta gli agricoltori a fare uso dei 1,6 mld euro provenienti da Bruxelles

Una serie di criticità concomitanti ha indotto il governo ungherese a impegnare i 1,6 miliardi di euro di aiuti arrivati dall'Unione Europea, che - secondo quando riferiscono i media magiari - Budapest integrerà con altri 6 miliardi di euro, per sostenere efficacemente l’agricoltura e lo sviluppo rurale. Come spiegato in un videomessaggio dal ministro dell’Agricoltura István Nagy il passo si è reso necessario in virtù della sovrapposizione della siccità, dell'inflazione, delle sanzioni di Bruxelles e delle sfide generate dalla liberalizzazione dei prodotti agroalimentari dall'Ucraina.

Il ministro ha sottolineato che questi finanziamenti sono sufficienti per aumentare il valore aggiunto, rafforzare la sostenibilità della produzione alimentare ungherese, raggiungere gli obiettivi economici nazionali e di sviluppo rurale e, allo stesso tempo, soddisfare le aspettative verdi dell’Ue.

Nel delineare il calendario, Nagy ha annunciato, tra le altre cose, un bando per sostenere il ricambio generazionale e un nuovo pacchetto di investimenti e bandi per sostenere l’agricoltura di precisione o l’innovazione tecnologica nella pulizia e nell’essiccazione delle colture. In conclusione, il ministro ha esortato gli agricoltori ungheresi ad approfittare delle opportunità offerte per portare così l'agricoltura ungherese "nel XXI secolo".

All'inizio di questa settimana, il governo ungherese ha riferito che nella prima metà di quest'anno, il Paese magiaro ha ricevuto circa 1,2 miliardi di euro netti dall'Unione Europea, sulla base dei dati della bilancia dei pagamenti. I pagamenti per il periodo 2014-2020 sono ancora in corso ed è iniziato anche il sostegno agricolo diretto per il nuovo ciclo.

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EFA News - European Food Agency
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