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CLARA MOSCHINI

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Intesa Sanpaolo: dividendi pari a 4,3 mld euro

L'ad Carlo Messina commenta i risultati del gruppo bancario nei primi nove mesi

I primi nove mesi del 2023 di Intesa Sanpaolo "sono la dimostrazione della nostra capacità di proseguire nello sviluppo di una banca dalla profittabilità elevata e sostenibile, promotrice del più importante progetto per la coesione sociale nel Paese, impegnata nel disegnare le nuove strategie di leader europeo. Ne traggono e ne trarranno rilevante beneficio tutti gli stakeholders". A dichiararlo è l'amministratore delegato del gruppo bancario Carlo Messina, che aggiunge: "Nei primi nove mesi dell’anno la crescita dei ricavi da interessi ha reso possibile un deciso aumento della redditività, di conseguenza i dividendi maturati sono pari a 4,3 miliardi di euro, dei quali 2,6 miliardi saranno pagati il 22 novembre come interim dividend".

"La nostra banca - prosegue Messina - risulta la prima in Europa quanto a dividend yield; è da sottolineare che di questi circa il 40% è destinato alle famiglie italiane e alla fondazioni nostre azioniste, consentendo importanti interventi di carattere sociale nei territori di appartenenza. La stima di utile netto 2023 si colloca oltre i 7,5 miliardi; le previsioni per il 2024 e 2025 sono di un utile netto superiore a quello del 2023.Le imposte dirette e indirette sostenute nei nove mesi sono pari a 4 miliardi di euro, ciò comporta un aumento di 1,1 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2022, con un incremento del beneficio apportato dai risultati di Intesa Sanpaolo al bilancio pubblico".

"Il credito a medio e lungo termine erogato in Italia nel semestre sfiora i 30 miliardi di euro; le aziende da noi sostenute nel ritorno da temporanee difficoltà alla normale operatività sono 2.800 nei nove mesi, con beneficio nella salvaguardia dei posti di lavoro - si legge nella nota dell'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo -. Consapevoli del forte impatto causato dall’inflazione, abbiamo dato la possibilità di sospendere o rimodulare mutui e prestiti, concedendo erogazioni a tassi agevolati e permettendo rateizzazioni a tasso zero; la cifra stanziata a favore di imprese e famiglie è di 30 miliardi di euro".

"È pienamente operativa isybank, elemento qualificante del nostro Piano d’Impresa che ci colloca all’avanguardia in termini di offerta interamente digitale alla nostra clientela. I clienti passati da Intesa Sanpaolo a isybank sono circa 300.000, con un indice di soddisfazione assai elevato, così come è positiva l’adesione a isybank di oltre 50.000 clienti provenienti da altre banche. Negli anni la nostra Banca ha sviluppato un modello unico caratterizzata da: la consolidata forza commerciale delle divisioni al servizio di famiglie e imprese, uno sviluppo di rilievo delle attività del wealth management, un’offerta digitale tecnologicamente avanzata, la gestione delle attività internazionali improntata all’efficienza. Tutto ciò non solo ci consente di trarre benefici dal contesto attuale, ma garantirà resilienza e redditività negli scenari futuri".

È per questo che Intesa Sanpaolo si colloca ai vertici del settore in Europa e ricopre un ruolo di rilevanza unica nel nostro Paese, a beneficio della crescita economica e di una società più inclusiva. Con la giornata organizzata a Brescia abbiamo voluto rappresentare il nostro ruolo di istituzione al servizio del Paese. Sostenere con 1,5 miliardi di euro l’impegno per il sociale entro il 2027 – in aggiunta al miliardo del periodo 2018 - 2021 – significa promuovere una società più equa in modo strutturale e concreto; i mille professionisti della Banca coinvolti nei diversi progetti e le risorse investite ci posizionano a pieno titolo come la principale istituzione in Italia e ai vertici mondiali per impatto sociale; un obiettivo presente in maniera definita nel Piano di Impresa2018-2021 e ulteriormente potenziato in quello in corso con 50 milioni di interventi entro il 2025".

A garanzia di questo impegno di Intesa Sanpaolo verso la comunità, "che nasce dalla visione di chi ha plasmato il Gruppo, in particolare il presidente emerito, professor Giovanni Bazoli", l'amministratore delegato ha voluto dar vita a "una nuova unità organizzativa dedicata - Intesa Sanpaolo per il Sociale – che avrà sede a Brescia, un territorio generoso, storicamente portato verso la solidarietà e verso il progresso civile. Sono convinto - sottolinea Messina - che questo impegno, possibile grazie ai nostri risultati e alla nostra solidità, contribuisca ad alimentarli e a consolidare la nostra leadership a livello europeo".

"Le parole di incoraggiamento espresse dal Pontefice nel suo messaggio mi rendono profondamente grato e commosso - conclude Messina -.L’impegno per il Paese nasce dalla comunità di Intesa Sanpaolo e dalle sue 100mila persone. In una situazione caratterizzata da un forte aumento del costo della vita, non solo confermiamo l’intenzione di procedere con l’aumento richiesto di 435 euro mensili per il 2024 ma vogliamo anticipare entro la fine del 2023 gli incrementi retributivi a valere sul quarto trimestre dell’anno, procedendo anche al ripristino della base piena di calcolo del Tfr, in attesa degli esiti della contrattazione nazionale di settore. La tutela dell’occupazione rimane la nostra priorità assoluta, anche nel contesto a forte spinta tecnologica. La qualità professionale delle nostre persone è il fattore chiave per raggiungere risultati solidi e sostenibili a favore di tutti gli stakeholder: a loro va il nostro grazie".

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