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CLARA MOSCHINI

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Cnh Industrial: delisting e trimestrale non piacciono al mercato. Il titolo soffre

Prosegue il calo del titolo per la società dei trattori dopo la scoppola di ieri (-7,4%)

E' ancora debole il titolo Cnh alla Borsa di Milano. Perde l'1,2% dopo he ieri ha chiuso la seduta crollando del 7,4% a 9,8 Euro in seguito alla diffusione della trimestrale. Il mercato, ancora oggi, si mostra scontento dei numeri da luglio a settembre: Cnh, colosso dei trattori legato alla galassia Exor (Agnelli-Elkann) che comprende marchi come Case IH e New Holland, ha registrato vendite nette da attività industriali in calo dell'1% anno su anno a 5,33 miliardi di dollari e un utile operativo trimestrale rettificato da attività industriali di 657 milioni di dollari, in calo rispetto a 670 milioni di un anno prima. Nei primi nove mesi dell'anno i risultati finanziari hanno retto, dice l'azienda, con ricavi consolidati a 17,8 miliardi di dollari (+8% anno su anno)e utile netto a oltre 1,7 miliardi (+22%).

"Cnh ha ottenuto margini record nei segmenti agriculture e construction malgrado alcuni mercati inizino a mostrare segnali di debolezza -spiega il ceo Scott W. Wine-. Grazie al bilanciamento dei continui investimenti sul prodotto e sulla tecnologia e alla decisa politica di contenimento dei costi, la società è ben posizionata per mantenere l'eps Adjusted al livello target annuale di circa 1,70 dollari e realizzare margini più elevati nel lungo periodo". 

"Alle iniziative di miglioramento -aggiunge Wine-, affiancheremo una ristrutturazione mirata con l’obiettivo di incrementare le efficienze operative e ottimizzare la nostra organizzazione. L'evoluzione della nostra tecnologia di precisione sta accelerando, parallelamente all'attuazione del piano di riduzione della dipendenza da terze parti nel lungo termine. Desidero ringraziare i nostri dipendenti e concessionari per il loro incessante impegno nel garantire che CNH e i suoi marchi soddisfino le esigenze dei nostri clienti".

A livello economico il mercato non è contento del fatto che la società dei trattori, in base ai numeri del terzo trimestre, abbia abbassato le previsioni di fatturato per tutto il 2023: il motivo, dicono dall'azienda, è un certo "ammorbidimento" nell'acquisto dei suoi macchinari agricoli, prevalentemente in Sud America. La società, poi, come ha detto il ceo Wine, ha anche annunciato un piano di ristrutturazione che comporterà la riduzione del 5% dei costi della forza lavoro dipendente e la riduzione delle spese totali per la forza lavoro dal 10% al 15%. Cnh si è dichiarata "posizionata per mantenere utili per l'intero anno con un target del titolo a 1.70 dollari".

I numeri non brillanti del trimestre hanno dato la spallata al colosso dei trattori italo-statunitense della galassia Exor, che ieri ha anche annunciato l'avvio del delisting da Piazza Affari. Come aveva preannunciato a febbraio, il titolo esce dalla Borsa di Milano (leggi EFA News) a partire dal 2 gennaio 2024: resterà quotata solo al Nyse di New York. Il 29 dicembre sarà l’ultimo giorno a Milano per Cnh Industrial. "Come annunciato il 2 febbraio 2023 -spiega una nota ufficiale della società- la decisione di ritirarsi da Euronext Milano e concentrare la quotazione sul Nyse è stata presa dopo una attenta valutazione dei volumi di scambi relativi sulle due borse». D'altronde, il titolo è più scambiato sul listino americano che in Piazza Affari: sta di fatto che la Borsa milanese perde un’altra big, dal momento che Cnh capitalizza circa 14 miliardi di Euro. 

Dall’operazione di scorporo delle attività On-Highway di Cnh e la creazione di Iveco Group a gennaio 2022, spiega ancora la società, "la maggior parte delle azioni del gruppo è stata negoziata progressivamente sul New York Stock Exchange, dimostrando che il profilo aziendale e la base di investitori dell’azienda si adattano meglio a una singola quotazione negli Stati Uniti". Secondo l’azienda, inoltre, concentrare le negoziazioni in un unico mercato dovrebbe consentire un maggiore livello di liquidità e attenzione da parte degli investitori, semplificando ulteriormente il profilo aziendale e i requisiti di conformità. Per sorreggere il delisting, è previsto un programma di riacquisto delle azioni tramite cui la società ricomprerà, di volta in volta, fino a 1 miliardo di dollari di azioni ordinarie tra l’8 novembre 2023 e il primo marzo 2024. Il programma, finanziato dalla liquidità della società, ha lo scopo di ottimizzare la struttura del capitale di Cnh e di contribuire a compensare la potenziale volatilità derivante dal delisting delle sue azioni su Euronext Milano. 

Il buyback sarà strutturato in due fasi: la prima comporterà il riacquisto di azioni per un importo equivalente a fino a 400 milioni di euro di azioni ordinarie della società tra l’8 novembre e il 29 dicembre 2023. Questa fase si svolgerà su Euronext Milan. La seconda, invece, sarà eseguita al Nyse e prevede il riacquisto di azioni, di volta in volta, fino all’importo residuo autorizzato nell’ambito del programma tra l'8 novembre e il primo marzo 2024. 

Fc - 35708

EFA News - European Food Agency
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