Allevatori: rinnovato contratto nazionale
L’accordo prevede un aumento retributivo (+5.5%) sul biennio 2023-24
È stato siglato, nella serata del 14 novembre, tra Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil, Confederdia e Aia il rinnovo del Ccnl per i dipendenti dalle organizzazioni degli allevatori, consorzi ed enti zootecnici. A darne notizia sono i sindacati, che esprimono soddisfazione per il risultato raggiunto, frutto di una importante negoziazione e dello sforzo congiunto dei lavoratori e della delegazione trattante.
L’accordo raggiunto si colloca in una fase di forte difficoltà a causa della pressione inflazionistica sui prezzi in un settore che continua a vivere profonde trasformazioni legate alle normative italiane ed europee.
Si è provveduto a rendere più attuale il capitolo relativo alle assunzioni aggiornando la regolazione dei contratti a tempo determinato e quella del lavoro a tempo parziale. Viene istituita, inoltre, la banca ore, mentre viene al contempo rafforzata la contrattazione di secondo livello tramite il coinvolgimento delle strutture nazionali.
Per quanto riguarda la parte economica, l’accordo prevede un aumento retributivo sul biennio 2023-2024 del 5.5% e una rivalutazione degli scatti di anzianità complessivamente pari al 3,4%. “Il rinnovo contrattuale – dichiarano Fai, Flai, Uila e Confederdia – conferma la centralità delle buone relazioni sindacali e rappresenta uno strumento per il consolidamento e il rilancio del settore allevatori anche nel rapporto con il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste”.
“Il Ccnl – ricorda il presidente dell’Aia Roberto Nocentini, presente alla firma dell’accordo – rappresenta uno strumento fondamentale che permetterà di affrontare le prossime impegnative sfide che vedranno coinvolte tutte le organizzazioni di settore”.
EFA News - European Food Agency