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CLARA MOSCHINI

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Carne sintetica /2. Soddisfazione tra gli allevatori

Anabic e Aia stigmatizzano i cartelli provocatori da deputati di +Europa

L’Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne (Anabic) esprime "grande soddisfazione" per l’approvazione in via definitiva da parte del Parlamento del disegno di legge proposto dal Governo che vieta la produzione e l’immissione in commercio della carne prodotta in laboratorio (leggi notizia EFA News).

"La carne artificiale non rappresenta solo una minaccia per gli allevatori italiani, lo è per tutti i consumatori", si legge in una nota di Anabic, facendosi portavoce delle istanze di "migliaia di allevatori che quotidianamente si impegnano per produrre carne di qualità per le tavole degli italiani secondo una tradizione che ha una storia millenaria e che garantisce il futuro dei nostri allevamenti e dell’intera filiera del cibo made in Italy".

"Gli ingenti investimenti che nel mondo vengono sostenuti per la ricerca e la produzione di carne in laboratorio, supportati da diversi protagonisti del settore hi tech e della nuova finanza mondiale, hanno come principale motivazione l’acquisizione di enormi ritorni economici destinati in realtà a pochi soggetti che vorrebbero esaltare i vantaggi ambientali di una produzione che invece non li garantisce - prosegue Anabic -. Una recente ricerca dell’Università di Berkeley (leggi notizia EFA News), infatti, ha calcolato che l’impatto ambientale della produzione di carne coltivata in laboratorio, a breve termine sarà più alto di quello generato da tutta la carne prodotta negli allevamenti e che un kg di carne prodotta in laboratorio contribuirebbe al riscaldamento globale da 4 a 25 volte in più rispetto alla carne prodotta negli allevamenti".

Soddisfazione è stata espressa anche da dall'Associazione Italiana Allevatori (Aia) che sottolinea in particolare il rispetto del "principio di precauzione per quanto riguarda gli aspetti legati alla salute dei cittadini" e la "larga maggioranza di consensi tra i cittadini, con una petizione che è stata votata in molti ordini del giorno di Regioni e Comuni, frutto quindi di decisioni attentamente valutate e approfondite".

Al contempo, sia Ananic che Aia esprimono rammarico per il brutto episodio verificatosi ieri pomeriggio davanti a Montecitorio, scatenato da un cartello provocatorio mostrato da due deputati di +Europa (leggi notizia EFA News). "Il diritto a fare politica non può travalicare l'educazione e il buon senso ed offendere un'intera categoria, fatta di milioni di lavoratori che con il loro impegno e sacrificio quotidiano forniscono cibo sano e di qualità a tutti i cittadini - sottolinea il presidente di Aia Roberto Nocentini -. Non voglio entrare nel merito dei fatti accaduti in piazza, da ricostruire con correttezza e senza ulteriori provocazioni: faccio solo riflettere sul fatto che, ad esempio, se prima di grandi eventi sportivi, e non, si fa divieto di esporre cartelli o striscioni che possono causare problemi di ordine pubblico o denigrare persone o gruppi, pare paradossale e quantomeno improprio che parlamentari eletti dal popolo siano i primi a contravvenire a queste disposizioni”.

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EFA News - European Food Agency
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