Russia, arrestati i dirigenti Carlsberg
L'ad Sherstennikov e il vicepresidente Rogachevsky di Baltika sono accusati di frode
Si fa sempre più dura la battaglia tra Carlsberg e il governo russo. I capi dell'azienda russa Baltika Breweries di Carlsberg, infatti, sono stati arrestati dopo che il Cremlino ha preso il controllo dell'azienda.
In dettaglio si tratta dell'amministratore delegato di Baltika Breweries, Denis Sherstennikov, e del vicepresidente del settore legale, Anton Rogachevsky, arrestati la scorsa settimana in quanto accusati di frode, accuse che Carlsberg avrebbe bollato come "false", secondo quanto riporta Drinks Business.
Secondo quanto riportato, gli inquirenti hanno affermato che Sherstennikov e Rogachevsky hanno acquisito "con l'inganno" i diritti di proprietà intellettuale delle società Carlsberg Kazakhstan e Vista BWay Co, che in precedenza appartenevano a Baltika. Gli inquirenti di San Pietroburgo sostengono che i diritti, il cui valore è stimato in oltre 295 milioni di rubli, pèari a oltre 3 milioni di Euro, hanno permesso a Baltika di fornire i suoi prodotti a Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Tagikistan, Mongolia e Bielorussia.
"Siamo affranti dalla notizia dell'arresto di due dipendenti di Baltika avvenuto in Russia, insieme alle accuse nei confronti di molte altre persone -sottolinea un portavoce di Carlsberg-. La sicurezza dei nostri dipendenti, anche in Russia, è sempre stata la nostra priorità principale. È spaventoso che gli sforzi dello Stato russo per giustificare l'acquisizione illegale della nostra attività in Russia si siano ora evoluti nel prendere di mira dipendenti innocenti".
"Le accuse riportate dai media russi sono false -aggiunge il portavoce-. Fino all'introduzione della gestione esterna da parte dello Stato russo, Baltika ha agito in conformità alla legge e alle politiche che guidano tutte le aziende del Gruppo Carlsberg. Come Carlsberg, faremo ovviamente il possibile per aiutare i dipendenti in queste difficili circostanze".
La mossa del Cremlino arriva dopo che Carlsberg ha chiuso le sue attività in Russia a causa del rastrellamento di Baltika da parte dello Stato, avvenuto a luglio scorso (leggi EFA News). In un accumularsi di tensione, a inizio novembre ilceo di Carlsberg, Jacob Aarup-Andersen, ha dichiarato che il Cremlino ha "rubato i nostri affari in Russia" (leggi EFA News). Un'accusa che il ministero degli Esteri russo ha negato. Aarup-Andersen ha anche confermato che Carlsberg si sarebbe rifiutata di stipulare un accordo con il governo russo che "in qualche modo giustifica il fatto che si impossessino illegalmente della nostra attività".
Baltika Breweries impiega 8.400 dipendenti in otto stabilimenti: mentre Carlsberg cercava di vendere le sue attività in Russia, a luglio il Cremlino ha preso il controllo di Baltika con un ordine firmato dal presidente Vladimir Putin. All'inizio di quest'anno, Mosca ha introdotto delle regole che consentono al Cremlino di sequestrare i beni delle imprese di Paesi "ostili".
In ottobre, Carlsberg ha annunciato di aver informato Baltika di aver rescisso tutti gli accordi di licenza per la produzione, la commercializzazione e la vendita dei suoi prodotti nel Paese, ma ha aggiunto che ci sarebbe stato un periodo di transizione fino al 1° aprile 2024, mentre l'azienda avrebbe utilizzato le scorte esistenti (leggi EFA News).
EFA News - European Food Agency