Trascorsi alcuni anni di relativo oblio, il magnate cinese Jack Ma torna sulla cresta dell'onda e si dà a food. Dopo aver mostrato notevole interesse nei confronti del business agricolo (leggi notizia EFA News), Ma ha dato vita a una start-up, denominata semplicemente "Ma's Kitchen" (la cucina di Ma). Nessuna particolare pretesa sulla qualità - si tratta della produzione di alimenti preconfezionati - ma sono in ballo considerevoli investimenti: il capitale di partenza è pari a 10 milioni di yuan, ovvero 1,3 milioni di euro.

Ma aveva fondato Alibaba nel 1999, abbandonandone la presidenza dopo vent'anni esatti, nel 2019. Poco tempo dopo è finito nei guai con le autorità per aver aver criticato i regolatori finanziari e le banche cinesi. Da allora, l’imprenditore ha mantenuto un profilo relativamente basso, pur rimanendo azionista di Alibaba.

La start-up è stata legalmente costituita mercoledì scorso a Hangzhou, città natale di Ma, nonché sede legale di Alibaba. Secondo fonti cinesi, l'attività sarà concentrata sulla produzione di cibi precotti ma anche sull'import-export di "prodotti agricoli commestibili”. Secondo Qichacha, un fornitore di dati aziendali in Cina, l'impresa è interamente di proprietà di una società denominata Hangzhou Dajingtou No. 22 Arts and Culture, di cui Jack Ma detiene il 99,9% della proprietà. Per il resto, vige ancora molto riserbo sui dettagli dell'iniziativa.

E' lampante tuttavia l'intenzione del fondatore di Alibaba di investire su un business in costante ascesa in Cina e non solo. Secondo Euromonitor International, lo scorso anno il mercato cinese degli alimenti preconfezionati valeva circa 71,1 miliardi di yuan (all'incirca 9,3 miliardi di euro): un dato in crescita di circa il 28% rispetto al 2018. A favorirne l'ascesa è stata evidentemente la pandemia, con la relativa esigenza di consumare in casa prodotti convenienti e rapidi da preparare.