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CLARA MOSCHINI

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Eataly apre a Termini ma "vuol far l'americano"

Locale di 700 mq, quasi interamente dedicato alla ristorazione, e 48 persone assunte

Eataly ha aperto un nuovo spazio a Roma, 700 metri quadri all’interno della stazione ferroviaria di Termini. Con la nuova apertura il marchio tocca il traguardo dei cinquanta punti vendita nel mondo: in questo nuovo punto Eataly ha assunto 48 persone in modo tale da garantire il servizio dalle 6 alle 22, sette giorni su sette e apertura del ristorante con orario continuato dalle 11 alle 22. L’altro presidio nella capitale è a Roma Ostiense ed è il più grande a livello globale, in più ci sono due franchising a Fiumicino.

Il nuovo punto vendita si trova nella terrazza al primo piano della stazione Termini, visibile sia dall’atrio d’ingresso sia dalla ex “galleria gommata” trasformata in area di servizi dalla riqualificazione, curata da Grandi Stazioni Retail, che gode di un affaccio su Piazza dei Cinquecento e sull’atrio storico, entrambi delimitati da luminose vetrate. Il locale include una caffetteria, il banco della pizza alla pala sfornata fresca tutto il giorno per pause veloci e un vero e proprio ristorante con oltre 100 posti a sedere e servizio al tavolo per un totale di oltre 200 posti a disposizione della clientela.

La collaborazione con Grandi Stazioni Retail include anche l’apertura a Termini di un temporary store al piano terra: insieme al gemello aperto qualche giorno fa nella galleria commerciale della stazione di Milano Centrale, offre la grande novità del Natale targato Eataly con la selezione di panettoni e pandoro firmata dal brand, oltre a panettoni di altri prestigiosi marchi.

"Il segnale è abbastanza chiaro -spiega l'amministratore delegato Andrea Cipolloni-. Nonostante dichiariamo che la nostra strategia di sviluppo sia concentrata prevalentemente in Nord America, Usa in particolare, l’Italia è casa nostra e Roma è una città dove ci stanno tranquillamente altri due punti vendita: vogliamo cogliere questa opportunità".

"A giorni -prosegue Cipolloni- inaugureremo il terzo store a New York e abbiamo appena firmato altri sette contratti per il Nord-America: da Miami a Philadelphia". D'altra parte, il mercato Usa fattura 470 milioni di Euro e va decisamente tenuto in gran conto. L’ultimo locale è stato aperto proprio in questi giorni a SoHo, New York ma d'ora in avanti l’obiettivo è arrivare a 20 nuovi punti vendita in quattro anni. In Italia la prossima apertura è prevista nella stazione di servizio di Dorno e anche l’Europa si prepara ad almeno un paio di tagli di nastro. Lo dice lo stesso ad: "Dresda, nel secondo quarto del 2024 e Bruxelles, nel 2025".

L’internazionalizzazione, d’altronde, è uno degli obiettivi annunciati in occasione dell’acquisizione del 52% di Eataly da parte di Investindustrial che ha riservato al gruppo 200 milioni di Euro di aumento di capitale, per azzerarne l’indebitamento finanziario netto (leggi EFA News).

Il 2023, intanto, si chiuderà con un fatturato di 675 milioni di Euro.

La svolta, dice l'ad, arriverà entro i prossimi cinque anni. "Avremo completato il nostro ciclo di investimenti -commenta il manager-. La società sarà nuova. Avremo tre formati. Uno più piccolo per le aree travel, dalle stazioni agli aeroporti, uno medio e poi flagship che vogliamo continuare a fare crescere. Vogliamo continuare a sviluppare la nostra relazione con clienti e fornitori. E allargare la gamma di prodotti Eataly. Siamo anche un veicolo che porta in giro per il mondo marchi che da soli non avrebbero la forza per andare all’estero".

Al taglio del nastro è intervenuto anche l'ad di Grandi Stazioni Retail, Andrea Baldan.

(1 - segue)

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EFA News - European Food Agency
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