Coripet, esplode il costo del contributo di riciclo
Aumento monstre di quasi 12 volte, da 16 a 183 euro per tonnellata
Stangata in arrivo per il soci del Coripet, consorzio volontario attivo nel riciclo di bottiglie PET. "L’attuale scenario di riferimento - spiega una nota - ha richiesto un aggiustamento del CRC (il contributo per l’avvio a riciclo delle bottiglie in PET post consumo) che sale così, a partire dal prossimo 1 gennaio 2024, da 16 euro a 183 euro per tonnellata".
La decisione è stata assunta nella seduta del cda dello scorso 24 ottobre. Questi costi per il servizio di gestione del fine vita degli imballaggi immessi sul mercato fanno capo a produttori e converter, categorie chiamate ad assolvere gli obblighi di EPR (“Extended Producer Responsibility”).
“Abbassare o diminuire un contributo ambientale è una scelta che fa parte della vita stessa di un consorzio EPR. – spiega Corrado Dentis, presidente Coripet – L’aumento del CRC è necessario per pareggiare l’inevitabile deficit di catena nell’erogazione del servizio di gestione del fine vita degli imballaggi.”
Il consorzio precisa che "il valore per il 2024 è rivisto al rialzo per la prima volta dopo un lungo periodo di ribassi, reso possibile grazie al brillante ma insolito andamento delle aste del PET. Ora che tale valore è tornato a livelli consueti, si è reso necessario il riadeguamento della tariffa. In questo periodo Coripet ha potuto lavorare sull’efficientamento del sistema e l’implementazione della rete degli ecocompattatori (oltre 1.000 su scala nazionale) che garantisce ai soci Coripet rPET da filiera chiusa e quindi idoneo al diretto contatto alimentare. Un rPET di origine e produzione interamente italiana che permetterà al sistema Paese non solo di raggiungere gli obbiettivi che l’UE indica, ma che va a vantaggio sia dell’economia nazionale del settore sia della qualità e sicurezza alimentare, dal momento che con questo rPET saranno prodotti contenitori per liquidi ad uso alimentare".
EFA News - European Food Agency