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CLARA MOSCHINI

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Gli italiani tornano a spendere per la tavola di Natale

Indagine Coldiretti/Ixé: media di 115 euro a famiglia come i livelli pre-pandemia

Gli italiani tornano a spendere per il Natale a tavola. Lo sostiene l’indagine Coldiretti/Ixé su “Il Natale sulle tavole degli italiani” presentata in occasione dell’Assemblea elettiva di Coldiretti. Quest'anno la spesa media si dovrebbe attestare intorno a 115 Euro a famiglia, il 10% in più rispetto alle feste del 2022: una cifra che, sostengono gli esperti, porterebbe a un ritorno ai livelli pre pandemia, dopo tre anni segnati da covid e guerra. 

Secondo la ricerca, il calo dell’inflazione, per lunghi mesi spauracchio delle famiglie, ha avuto effetti positivi anche sulle scelte dei pasti natalizi, tanto che la maggioranza degli italiani (31%) spenderà tra 50 a 100 Euro, mentre un altro 29% si spingerà fino a 200 Euro e il 10% arriverà a 300 Euro: il 4% potrebbe spingersi anche oltre. Solo un 7% conterrà il budget sotto 30 Euro mentre il 13% lo manterrà tra 30 e 50 Euro: un 6% preferisce non rispondere. 

A livello territoriale i più “spendaccioni” sono gli italiani delle Isole con una media di 148 Euro a famiglia, davanti a quelli residenti al Sud (127 Euro) e del Nord Ovest (109 Euro) che si piazzano poco davanti al Centro (105 Euro). I più “parchi” sono i residenti del Nord Est, con appena 99 Euro a famiglia.

Secondo il report, continuano a ripopolarsi le tavolate dopo il crollo sotto la pandemia. Il Natale 2023 vede una media di quasi 8 commensali, anche qui con notevoli differenze lungo lo Stivale: i più “social” sono siciliani e sardi, con una media di circa 10 persone, mentre i più “solitari” sono gli abitanti del Nord Ovest con 7 invitati.

Percentuali “bulgare” per quanto riguarda la scelta del luogo dove festeggiare il Natale che l’88% degli italiani passerà a casa, tra chi lo farà nella propria abitazione (54%) e chi da parenti e amici (34%). Una minoranza del 6% sceglierà invece un ristorante o un agriturismo, ma c’è anche un 6% che deciderà all’ultimo momento.

Il trend generale vede comunque un deciso ritorno della tradizione, con la stragrande maggioranza degli italiani che si indirizzerà verso i piatti che hanno fatto grande la cucina italiana, non a caso candidata a Patrimonio dell’Unesco, con un occhio al portafogli senza risparmiare sulla qualità.

Se nel menu della vigilia, dice ancora la ricerca, è servito soprattutto il pesce, a Natale prevale la carne e vincono bolliti, arrosti e fritti, dall’agnello ai tacchini, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo e pizze rustiche. "Ma a tavola -aggiunge la ricerca- trovano spazio anche i regali enogastronomici" che si mostrano "tra i più gettonati" stante "la spinta verso doni utili" e "l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali".

A proposito di pranzi natalizi Ettore Prandini, appena rieletto per altri cinque anni alla guida di Coldiretti (leggi EFA News) lancia un appello: "in questi giorni di festa chiediamo agli italiani di sostenere il consumo di prodotti alimentari made in Italy per aiutare l’economia, il lavoro e il territorio nazionale in un momento di difficoltà”. Prandini sottolinea che nei giorni delle feste di Natale e Capodanno saranno spesi in pranzi, cenoni, regali e viaggi oltre 10 miliardi in prodotti alimentari e bevande. 

“Per aiutare le famiglie in difficoltà a trascorrere un Natale più sereno -continua Prandini- abbiamo inoltre attivato in tutti i mercati contadini di Campagna Amica la Spesa sospesa dove i cittadini possono donare prodotti alimentari ai più bisognosi che potranno portare sulla tavola delle feste generi alimentari made in Italy, di qualità e a km zero. Un’esperienza grazie alla quale abbiamo raccolto sino ad oggi oltre 10 milioni di chili di frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani”.
 

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