A due settimane dalla sanzione comminatale dall'Antitrust, (leggi notizia EFA News), Chiara Ferragni si è resa disponibile a collaborare con la magistratura. Lo rendono noto i legali dell'influencer cremonese, che, al contempo, gettano acqua sul fuoco e minimizzano, escludendo l’esistenza di reati sul caso del Pandoro Pink Christmas di Balocco, e lanciano un appello: "no al gioco al massacro".

La posizione di Ferragni, tuttavia, non è delle più rassicuranti, essendo stati presentati oltre un centinaio di esposti per truffa presso procure di ogni angolo d'Italia, senza contare quelli del Codacons per truffa aggravata (leggi notizia EFA News). Se le indagini dovessero proseguire, confluirebbero in un unico fascicolo di competenza della Procura di Milano, dove hanno sede legale l'influencer e le due società ad essa legate, Fenice e Tbs Crew.

Nel frattempo, anche la Procura di Prato ha avviato un'indagine sul caso Balocco-Ferragni. Si tratta di un'inchiesta a modello 45, ovvero senza ipotesi di reato e senza indagati, come atto dovuto per l'obbligatorietà dell'azione penale a seguito dell'esposto sporto da Codacons alle autorità giudiziarie di tutta la penisola.