Granchio blu, stato di emergenza? I produttori di vongole ci sperano
I pescatori attendono la pubblicazione del decreto prima di cantar vittoria
"Abbiamo appreso dall'approvazione della finanziaria e dei diversi emendamenti inseriti la possibilità che la legge 102/2004 venga estesa dall'agricoltura anche alla pesca e all'acquacoltura. Questo sarebbe fondamentale per noi perché consentirebbe anche alla nostra attività di accedere alle misure emergenziali che chiediamo da tempo. Nonostante quello che viene riportano alcuni giornali, però, non cantiamo ancora vittori: speriamo di sapere, nell'arco di una settimana, se e quando sarà ufficiale l'eventuale dichiarazione del governo circa lo stato di emergenza/calamità con relativa pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale". Così, senza tanti giri di parole, fotografa lo stato delle cose per quanto riguarda la produzione delle vongole falcidiate dalla piaga granchio blu Vadis Paesanti, vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia-Romagna e responsabile settore Pesca e acquacoltura.
Il riferimento che fa è alle notizie apparse in questi giorni secondo cui sarebbe più vicina la dichiarazione di stato di calamità con relative remunerazioni per i produttori (tra Scardovari e Goro) che hanno perso gran parte della produzione a causa del crostaceo famelico.
A dare la stura alle illazioni (ma anche alle speranze) è stato il senatore Alberto Balboni, di Fratelli d’Italia, intervenuto sulla questione. "Come avevo annunciato a nome del ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida in occasione dell’assemblea delle cooperative di Goro, Comacchio e Porto Tolle svoltasi lo scorso 3 dicembre -spiega Balboni riportato da La Nuova Ferrara- con l’approvazione della Legge di Bilancio verrà modificato il decreto legislativo 102/2004 nel senso di estendere anche al settore della pesca e dell’acquacoltura, oltreché dell’agricoltura, la possibilità di ottenere la dichiarazione dello stato di calamità, oltretutto con specifico riferimento alle specie invasive, come appunto il granchio blu, che ha ormai devastato gli allevamenti di vongole e cozze di Goro e comuni limitrofi e sta mettendo a rischio l’intero ecosistema".
"Il ministro dell’agricoltura -aggiunge Balboni- potrà così finalmente dichiarare lo stato di calamità in relazione alle zone colpite dalla mostruosa proliferazione di questa specie aliena. Sarà, quindi, possibile sospendere i mutui e i contributi previdenziali, oltre che studiare apposite misure di sostegno alle imprese per il loro lavoro prezioso e indispensabile di contenimento del granchio blu, ovviamente d’intesa con tutte le associazioni di categoria. Sono soddisfatto del lavoro svolto -conclude il senatore- nell’interesse di questo straordinario comparto della nostra economia e dell’ascolto e interessamento che il ministro Lollobrigida ci ha prestato fin dal primo momento in cui è scoppiata questa emergenza".
Intanto i produttori fanno la conta dei danni subiti dal granchio blu che si è mangiato tutte le vongole disponibili, quelle che avrebbero dovuto andare sulle tavole degli italiani tra Natale e Capodanno, per intenderci. Come avevamo preannunciato qualche giorno fa, i risultati sono stati pessimi (leggi EFA News).
"Siamo riusciti ad accontentare i ristoranti le vongole a disposizioni erano il 30% della richiesta -sottolinea Paesanti-. Per quanto riguarda le ostriche, che noi alleviamo nei cestelli dove il granchio non riesce a penetrare, abbiamo fatto una bella vendita per la piccola produzione che abbiamo. Di fatto siamo riusciti a soddisfare i ristoranti".
EFA News - European Food Agency