Climate bond initiative, green bond 2023 verso il record
Le "obbligazioni verdi" emesse potrebbero avere toccato 600 miliardi di dollari nel 2023/Allegato
Saldo provvisorio di 576,6 miliardi di dollari o forse anche di 600 miliardi di dollari. È questa la previsione delle emissioni verdi certificate nel 2023 secondo le rilevazioni preliminari di Climate Bond Initiative, l'organismo della Banca Mondiale che tiene il conto dei bond green. L'obiettivo da 600 miliardi, sia chiaro, se veramente venisse confermato, sarebbe un risultato insperato, secondo gli esperti, decisamente superiore rispetto alla raccolta record del 2021 e comunque superiore al 2022 che si era fermato a 488 miliardi di dollari.
I dati arrivano dal rapporto Cbi sui primi 9 mesi del 2023: al 30 settembre 2023, sottolinea il report, il volume cumulato aveva già superato 2 trilioni di dollari tra debito verde, sociale, sostenibile e indicizzato alla sostenibilità. Parliamo, in pratica, di tutte le categorie di emissioni che vanno sotto la sigla Gss+ e che sono allineate ai requisiti di Climate Bond in virtù del fatto che finanziano progetti in grado di contrastare il cambiamento climatico e ridurre le emissioni di gas serra.
Secondo il report, solo alla fine del terzo trimestre 2023, l'Iniziativa Climate Bonds ha registrato un volume cumulativo di 4,2 miliardi di dollari di obbligazioni verdi, sociali e di sostenibilità, più altri 12,7 miliardi di dollari in obbligazioni non sottoposte a screening che recano l'etichetta di "transizione".
L'anno scorso, i mesi che hanno fruttato di più, secondo il report, per quanto riguarda le emissioni di nuovi green bond sono stati aprile e maggio 2023, con un testa a testa a 61,2 miliardi di dollari: ottima raccolta (oltre 50 miliardi di dollari) a febbraio, marzo, giugno e settembre mentre dicembre, per adesso, è fermo a 20,2 miliardi. Ma i dati vengono continuamente aggiornati e si attende l'esito finale dell'ultimo mese del 2023.
Sempre secondo il report, tra i dati chiave c'è quello che riguarda gli emittenti sovrani, saliti a 50 grazie all'ingresso del Brasile che, a novembre 2023, ha esordito con un sustainability bond di 2 miliardi di dollari. I riflettori, adesso, sono puntati sui mercati di Medio Oriente e Africa che, nel 2023, hanno registrato una crescita stellare, pari a +158%. In quest'area, le obbligazioni legate alla sostenibilità rappresentano attualmente il 17% del volume cumulativo Gss+.
"Il ricorso alla finanza sostenibile si è diffuso in tutto il mondo con trilioni di emissioni stimolate da emittenti sovrani, che sono state cruciali nel catalizzare il capitale climatico -spiega Sean Kidney, ceo di Climate Bond-. Esortiamo a far emergere iniziative più grandi e più audaci dalla COP28 per alimentare i flussi di capitale verso i progetti climatici, in particolare nelle aree più vulnerabili, assicurando che questo decennio ci mantenga pronti a rispettare l'Accordo di Parigi e scongiurare le catastrofiche conseguenze per il nostro pianeta".
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