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CLARA MOSCHINI

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Indietro tutta: il cibo vegano non fa bene

Studio della rivista Nutrition: i pasti vegan dei fast food non sono più salutari delle opzioni a base di carne

Il cibo vegano non è più salutare della carne. La notizia per certi versi choc arriva da una ricerca pubblicata sulla rivista Nutrition che ha preso in considerazione 1.868 pasti tra cui panini, insalate, noodles e pizze provenienti da 50 catene di fast food di cinque Paesi, Regno Unito compreso. Tra le catene prese in considerazione Wagamamas, Pret, Pizza Express, Leon e Burger King. 

Ebbene, il risultato di questa indagine suggerisce che i pasti di origine vegetale dei fast food non sono più salutari delle opzioni equivalenti a base di carne. Le opzioni vegane, secondo lo studio, contengono meno proteine e sodio ma più carboidrati e zuccheri. Non certo una grande notizia per i fanatici del mondo vegan, soprattutto adesso che è partito il Veganuary, il mese dedicato all’alimentazione vegetale che quest'anno compie dieci anni.

Per arrivare al risultato, i ricercatori hanno raccolto dati sul contenuto calorico, sulla presenza di allergeni e sulle quantità di nutrienti, fibre e sale di ogni pasto stabilendo, infine, come dicevamo, che i pasti a base vegetale contengono meno proteine e sodio ma livelli più elevati di carboidrati e zuccheri rispetto ai pasti a base di carne.

Non solo. Lo studio mette in guardia anche coloro che in questo nuovo anno pensassero di perdere qualche chilo grazie al regime vegano: i pasti a base vegetale non contengono meno calorie dei pasti a base di carne. L’autore principale dello studio, Mikołaj Kamiński docente dell’Università di Scienze Mediche di Poznań in Polonia spiega che "sorprendentemente, il nostro studio mostra che i pasti a base vegetale non sono associati a un minor contenuto calorico, cosa di cui i consumatori potrebbero non rendersi conto. Ciò sottolinea davvero l’importanza di fare scelte alimentari informate, soprattutto quando si tratta di consumare fast food, ancora di più se si soffre di un disturbo metabolico come il diabete di tipo 2”.

L’esperto ha posto l’accento sull’”illusione” che le alternative vegetali siano più sane dei piatti dei fast food più popolari, con una riflessione sugli allergeni. “I risultati -dice Kamiński- hanno mostrato che i pasti contenenti carne hanno maggiori probabilità di contenere allergeni come latticini, uova, pesce, crostacei e senape, mentre i pasti a base vegetale contengono più probabilmente allergeni come sesamo, semi e noci”. 

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EFA News - European Food Agency
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