Roma, ingrosso di bevande acoliche: scoperta frode su accise
Sottratti al pagamento 2.250.000 euro a titolo di accisa; multe per € 22.500.000
Al centro della frode operata da un sodalizio criminale dia sei persone, lo stoccaggio di birra, vini spumanti, vini tranquilli, bevande spiritose e prodotti intermedi
I funzionari della Sezione Antifrode e Controlli dell’Ufficio delle Dogane di Roma 1, all’esito di una lunga attività di monitoraggio e controllo sulla circolazione dei prodotti alcolici, con l’ausilio fondamentale delle banche dati a disposizione dell’Agenzia, hanno scoperto una frode nel settore dei prodotti alcolici. L’operatore sottoposto a controllo agiva in regime di deposito fiscale, ossia ad accisa ed Iva sospesa, stoccando all’ingrosso birra, vini spumanti, vini tranquilli, bevande spiritose e prodotti intermedi.
Sottratti al pagamentoAll’esito di un accesso – insospettiti per il notevole incremento, nelle ultime settimane, di prodotto in arrivo e in stoccaggio - presso quella che doveva essere la sede fisica del deposito di destinazione dei prodotti, i funzionari accertavano che lo stesso era stato smantellato e reso non più operativo da diversi mesi, mentre dal punto di vista informatico l’operatore – nello stesso periodo – aveva continuato ad accettare ed appurare (ossia a certificare l’avvenuta introduzione del merce nel deposito) – ovviamente in maniera fittizia - un considerevole numero di “e-ad” (documento elettronico di trasporto e movimentazione del prodotto che viaggia in sospensione di imposta).
Naturalmente nel luogo fisico ove era allocato il deposito i funzionari non rivenivano, al momento dell’accesso, alcuna giacenza effettiva.La merce accompagnata dagli “e-ad” emessi in frode risultava quindi palesemente sottratta all’accertamento e al pagamento dell’accisa gravante ai sensi dell’art. 43 del T.U.A. per un ammontare complessivo di 2.250.000 euro a titolo di accisa, a cui vanno aggiunte multe per un ammontare di 22.500.000 euro. Dei fatti, ascrivibili ad un sodalizio criminale composto da sei persone che, a vario titolo e con diversi ruoli, hanno contribuito alla frode, è stata notiziata l’Autorità giudiziaria.
EFA News - European Food Agency