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CLARA MOSCHINI

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Francia retail, Unilever porta in tribunale Intermarché

La multinazionale contesta i manifesti del supermercato che "denigrano" i gelati Magnum e Carte d'Or

In Francia è un momento di guerra senza esclusione di colpi tra produttori e grandi retailer. Vuoi per i prezzi delle merci bastonati dall'inflazione vuoi, come in questo caso, per motivi di concorrenza, più o meno leale, anche in questo caso, però, con un retrogusto che sa di lotta sui prezzi. È il caso, dicevamo, della disputa iniziata in questi giorni tra Unilever e Intermarché, uno dei maggiori gruppi di supermercati di Francia. 

Di fatto, Unilever ha deciso di portare Intermarché in tribunale: la multinazionale, infatti, contesta una campagna di marketing realizzata dal supermercato per i marchi di gelato Magnum e Carte d'Or. Una campagna attuata con manifesti che viene ritenuta "denigratoria" visto che espone claim come: “prima Magnum significava grande” o anche, riferito ai gelati Carte d’Or, "non stanno sul dorso del cucchiaio”. La campagna è stata lanciata da Intermarché per contrastare il fenomeno della shrinkflation, la pratica del "riporzionamento": strategia commerciale che consiste nel ridurre le dimensioni o la quantità dei prodotti mantenendo stabile il prezzo.

A questo punto, sembra che Unilever abbia addirittura "richiamato" alcuni negozi Intermarché intimando loro di smettere con la campagna denigratoria e di smetterla di esporre i cartelli. Al nulla di fatto, sarebbe seguita la denuncia, del tutto inaspettata, pare, tanto che Intermarché ha parlato di "sorprendente citazione in giudizio da parte di Unilever". 

Il rivenditore ha confermato che è stata fissata un'udienza per il 31 gennaio e che "la procedura è attualmente in corso". Come dicevamo, anche questa querelle ha radici nella guerra dei prezzi che la Francia sta combattendo da qualche mese a causa dell'inflazione, una battaglia che ha portato addirittura allo scontro frontale tra i gran di supermercati e multinazionali come PepsiCo (leggi EFA News). E così, anche quella tra Intermarché e Unilever ha tutte le sembianze di una ripercussione proprio sul fronte prezzi.

Intermarché ha dichiarato di aver "denunciato la pratica della shrinkflation da diverse settimane" e che la mossa di Unilever "arriva in dirittura d'arrivo nei negoziati commerciali. Siamo stati i primi a farlo e ce ne assumiamo la piena responsabilità -sottolineano dala catena di supermarket-. Con un'inflazione a due cifre per due anni, questo tipo di pratica non era più tollerabile. È nostra responsabilità informare i nostri clienti di aumenti di prezzo ingiustificati e di questa deriva, e speriamo che questo tipo di campagna consenta ai produttori interessati di dimostrare maggiore trasparenza e moderazione".

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EFA News - European Food Agency
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