Francia: governo prova a contenere la "lunga marcia" degli agricoltori
Trattori in massa a Parigi, mentre il premier Attal dovrebbe annunciare ulteriori misure di compromesso
Dopo Berlino è la volta di Parigi. E' iniziata ieri la "lunga marcia" dei trattori francesi verso la capitale ed è di stamattina il simbolico arrivo della protesta nei pressi della Tour Eiffel, con uno spiegamento di 15mila poliziotti a vigilare. A Parigi si registrano una una cinquantina di blocchi stradali e due tratti di autostrada chiusi al traffico. Come spesso avvenuto oltralpe in altre occasioni, i dimostranti hanno sposato la linea dell'intransigenza. Le promesse del primo ministro Gabriel Attal, infatti, non bastano. Il premier aveva annunciato un piano per la deburocratizzazione del settore e la riduzione delle tasse sul carburante.
Il leader del più grande sindacato francese del primo settore, la Federazione nazionale dei sindacati dei proprietari agricoli (Fnsea) Arnaud Rousseau ha affermato che l'obiettivo è costringere il governo a trovare una rapida soluzione alla situazione di stallo. Rousseau ha aggiunto che il movimento di protesta continuerà ovunque nel Paese "con l'obiettivo molto concreto di far annunciare misure di emergenza", in particolare riguardo ai prezzi dei prodotti alimentari e alla reciprocità delle regole nel commercio internazionale.
In risposta ai blocchi, la portavoce del governo francese Prisca Thevenot ha annunciato l'adozione di ulteriori misure, che si affiancherebbero a quelle disposte la settimana scorsa.
Queste ultime includevano l'abbandono del previsto aumento delle tasse sul carburante e un sostegno aggiuntivo per le malattie degli animali da allevamento.
Nel frattempo l’Eliseo ha anche annunciato che giovedì prossimo a Bruxelles, il presidente francese Emmanuel Macron incontrerà il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, per discutere del settore agricolo e del sostegno a livello europeo agli agricoltori.
EFA News - European Food Agency