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CLARA MOSCHINI

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Bruxelles: l'assedio dei trattori

Un migliaio di mezzi agricoli in piazza, ma l'Europarlamento è diviso

Manifestanti lanciano uova e le forze dell'ordine rispondono con gli idranti.

Febbraio inizia con una svolta nella protesta degli agricoltori. Almeno un migliaio di trattori sono giunti stamattina a Place du Luxembourg, davanti all'ingresso del Parlamento Europeo, al termine di una "lunga marcia" che ha visto convergere dimostranti da ogni parte d'Europa. I primi mezzi erano già entrati a Bruxelles nella tarda serata di ieri. Le cronache descrivono la capitale belga come paralizzata nella viabilità e blindata.

Dei fuochi sono stati accesi nel piccolo spazio verde attorno al monumento dedicato a John Cockerill, di fronte alla vecchia stazione di Luxembourg. All'ingresso dell'Europarlamento un gran numero di poliziotti hanno installato barriere e adottato misure per impedire l'ingresso dei manifestanti nei locali. Secondo gli agricoltori sono attesi circa un migliaio di trattori. All'alba, i trattori hanno attraversato la Chaussée de Louvain per dirigersi verso il punto di raduno. Molte linee di autobus dirette verso il quartiere europeo sono già limitate a causa del vertice europeo, che ha dato l'occasione ai dimostranti. Soltanto metropolitana e tram circolano normalmente.

In mattinata, le prime tensioni hanno cominciato a manifestarsi davanti al Parlamento europeo. I manifestanti più inviperiti hanno lanciato uova, facendo esplodere fuochi d'artificio, mentre le forze dell'ordine hanno risposto con gli idranti.

Nel frattempo, si accende il dibattito tra gli eurodeputati. Il liberale francese Pascal Canfin (Renew Europe) ha dichiarato: “Non realizzeremo la transizione ecologica dell’agricoltura senza i modelli economici associati. Se il risultato è la decrescita, fallirà”. Secondo Canfin, la transizione ecologica è necessaria per l'agricoltura e "la principale minaccia ai rendimenti agricoli è il riscaldamento globale”, tuttavia gli standard vanno applicati "in modo intelligente”.

Più prudente la posizione del presidente del gruppo dei Socialisti Ue Iratxe Garcia Perez, che in vista del vertice straordinario dei 27, invita i leader a una "prova di responsabilità nei confronti del nostro impegno a sostenere l'Ucraina" ma anche "nei confronti dei nostri cittadini e delle loro esigenze. Non si può più ritardare l'adozione del bilancio di cui l'Unione ha bisogno per adempiere ai propri doveri. Un bilancio aggiornato deve garantire il nostro continuo e incrollabile sostegno all'Ucraina contro la guerra di aggressione non provocata, ingiustificata e illegale della Russia". 

"I capi di governo avranno anche l'opportunità di discutere delle proteste degli agricoltori e di presentare un messaggio europeo di solidarietà. Invece di alimentare il sentimento nazionalistico contro i nostri vicini", prosegue Garcia Perez, "è tempo che la Commissione e il Consiglio forniscano risposte basate sul nostro mercato comune e su misure che garantiscano un prezzo dignitoso per gli agricoltori con azioni lungo tutta la filiera, dal campo alla tavola, proteggendo il loro reddito e aumentando il loro potere contrattuale. La voce degli agricoltori deve essere ascoltata, piuttosto che strumentalizzata a fini partitici o elettorali".

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EFA News - European Food Agency
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