Commissione Ue consente di derogare ad alcune norme Pac
Proposta per consentire agli agricoltori di non applicare nel 2024 l'obbligo a mantenere aree non produttive
Lampi di schiarita dalla Commissione Ue riguardo ad alcune norme agricole relative alla Pac, alla Politica agricola comunitaria. È questo l'esito dell'ultima riunione a Bruxelles nella quale la Commissione europea ha proposto di consentire agli agricoltori dell'Ue di derogare per un anno, nel 2024, alle norme della Politica agricola comune che li obbligano a mantenere alcune aree non produttive.
Secondo il comunicato ufficiale di Bruxelles, la proposta della Commissione, inviata agli Stati membri che la voteranno in una riunione di commissione, "fornisce una prima risposta politica concreta alle preoccupazioni degli agricoltori in materia di reddito: fa, inoltre, seguito alle richieste avanzate da diversi Stati membri durante le riunioni del Consiglio Agricoltura".
Di fatto succede questo. Per ricevere il sostegno della Pac a cui hanno diritto, gli agricoltori devono rispettare una serie di nove norme a favore dell'ambiente e del clima: questo insieme di norme di base è denominato Bcaa, che significa "buone condizioni agricole e ambientali". Lo standard BCAA 8 richiede, tra le altre cose, di "dedicare una quota minima di terra arabile ad aree o caratteristiche non produttive": si riferisce a terreni incolti ma anche a elementi come siepi o alberi. Le aziende agricole con meno di dieci ettari di terreno coltivabile sono in genere esentate da questo obbligo: ebbene la Commissione adesso offre la possibilità a tutti gli agricoltori dell'Ue di essere esentati da questo obbligo, pur continuando a beneficiare del pagamento diretto di base della Pac.
"Invece di mantenere il terreno incolto o improduttivo sul 4% dei loro seminativi -prosegue la nota di Bruxelles-, gli agricoltori dell'Ue che coltivano colture che fissano l'azoto (come lenticchie, piselli o favette) e/o colture intercalari sul 7% dei loro seminativi saranno considerati in grado di soddisfare il requisito". Le colture intercalari sono piante che crescono tra due colture principali che "possono servire come foraggio per gli animali o come sovescio", cioè colture apposite che aumentano o mantengono stabile la fertilità del terreno.
"L'uso di colture azotofissatrici e di colture intercalari comporta una serie di benefici ambientali per la salute del suolo, tra cui la biodiversità del suolo e la limitazione della lisciviazione dei nutrienti. Le colture devono essere coltivate senza prodotti fitosanitari per mantenere l'ambizione ambientale della Pac". La proposta della Commissione -spiega il comunicato- è 'attentamente calibrata' per fornire il giusto equilibrio tra l'offerta di un adeguato sollievo agli agricoltori che devono affrontare numerose crisi, da un lato, e la protezione della biodiversità e della qualità del suolo, dall'altro".
La misura sarà votata nei prossimi giorni dagli Stati membri riuniti in commissione. Successivamente, la Commissione procederà all'adozione formale: il regolamento si applicherà retroattivamente dal 1° gennaio 2024. Gli Stati membri che desiderano applicare la deroga a livello nazionale devono notificarlo alla Commissione entro 15 giorni, in modo che gli agricoltori possano essere informati il prima possibile.
"Gli agricoltori sono la spina dorsale della sicurezza alimentare dell'Ue e il cuore delle nostre zone rurali -commenta la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen-. L'impegno costante della Commissione si concretizza nel bilancio della Politica agricola comune, pari a 386,7 miliardi di Euro, che contribuisce a stabilizzare il reddito degli agricoltori europei, premiando al contempo i loro sforzi in materia di clima e sostenibilità. La misura odierna offre ulteriore flessibilità agli agricoltori in un momento in cui devono affrontare molteplici sfide. Continueremo a impegnarci con i nostri agricoltori per garantire che la Pac trovi il giusto equilibrio tra rispondere alle loro esigenze e continuare a fornire beni pubblici ai nostri cittadini".
EFA News - European Food Agency