Fiorucci: trovato accordo nella notte
Metà dei dipendenti potranno andare in pensione, gli altri vedranno incrementati gli incentivi
Dopo una lunga maratona notturna, dirigenza e lavoratori di Fiorucci Salumi hanno trovato un'intesa. E' ora previsto un rinvio di una settimana concesso dai funzionari della Regione Lazio per consentire all'azienda e ai sindacati di definire tutti i dettagli dell’accordo e farla approvare dai lavoratori.
I punti fondamentali dell'intesa sono i seguenti: 1) Dopo essere scesi da 212 a 151, gli esuberi vengono convertiti in uscite su base volontaria, secondo la formula della “non opposizione al licenziamento”. 2) Metà dei dispendenti potranno andare in pensione sfruttando il periodo di tempo e i contributi concessi dalla Naspi, l’indennità di disoccupazione. 3) I non pensionabili vedranno incrementati gli incentivi, parametrati ad età ed anzianità aziendale: questi ultimi saliranno da 70mila a 110mila euro lordi. 4) Quanto, infine all’organizzazione del lavoro, saranno esternalizzate solo le attività “non core” in un percorso accompagnato anche dalle Rsu nel rispetto del contratto nazionale di lavoro del settore.
Martedì, la bozza dell'accordo sarà illustrato all’assemblea dei lavoratori per l'approvazione. A valle dell’intesa, dovrebbero esserci le condizioni per l’azienda per investire 32 milioni di euro sullo stabilimento di Pomezia.
“Il ritiro dei licenziamenti coatti e l’opportunità di uscite volontarie, sostenute da una importante incentivazione, rappresentano una grande vittoria delle lavoratrici e dei lavoratori della Fiorucci, frutto delle azioni e dell’impegno messi in campo in questi mesi”, si legge in una nota di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil. “L’intesa raggiunta", aggiungono i sindacati, "ci soddisfa anche con riferimento al tema delle terziarizzazioni, rispetto al quale è stato riaffermato il rispetto dell’art. 4 del Ccnl ed è prevista la prosecuzione del confronto sul tema con le Rsu e le Organizzazioni sindacali a livello locale. Siamo fiduciosi che l’intesa raggiunta, che sarà sottoposta all’approvazione delle lavoratrici e dei lavoratori, rappresenta il primo passo per il rilancio della Fiorucci e dello stabilimento di Santa Palomba”.
Il protocollo d’intesa raggiunto ieri notte è "il frutto di un lungo confronto che ha avuto come obiettivi scongiurare i 211 licenziamenti e impostare un dialogo tra lavoratori e azienda sul tema della riorganizzazione, libero da ricatti", afferma Carla Ciocci, vicesegretario nazionale Ugl Agroalimentare.
“Se l’assemblea darà parere favorevole al protocollo raggiunto, la procedura si concluderà senza le drammatiche ripercussioni sui lavoratori e le loro famiglie che si prefiguravano ad inizio vertenza. Inizierà in questo modo il lavoro sul futuro della Fiorucci che deve e dovrà rimanere una realtà solida dell’industria alimentarista italiana”, aggiunge da parte sua, il segretario Regionale Ugl Agroalimentare e Rsu Fiorucci Francesco La Rocca.
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