Giovedì 8 febbraio dovrebbe essere il D-Day dei trattori italiani. Da più parti, i portavoce della protesta degli agricoltori hanno indicato la data della probabile manifestazione nazionale, in cui confluiranno le istanze di tutti i presidi d'Italia. I trattori che manifesteranno potrebbero essere circa 1500.

C'è chi, tuttavia, suggerisce di collocare l'evento nella giornata di venerdì. "Nel pomeriggio abbiamo un incontro in Prefettura a Roma per trovare un accordo sulla manifestazione. Nel caso non venisse trovato manifesteremo comunque nelle modalità più opportune", ha detto in mattinata Andrea Papa, uno dei leader del movimento Riscatto agricolo, che aggiunge: "Chiederemo di fare un corteo con i trattori venerdì".

Dichiarazioni che arrivano a seguito di una nottata campale per molti agricoltori italiani, confluiti a Roma ben prima dell'alba a bordo dei loro trattori. Molti di loro hanno dormito a bordo dei loro mezzi e in tende di fortuna. Intanto un punto di raccolta per i trattori è stato predisposto su via Nomentana.

Nel frattempo, il livello della protesta rimane alto anche in altre aree d'Italia. In alcune regioni, non sono mancati i momenti di tensione: così è stato appena fuori Grosseto, dove si si sono formati 9 chilometri di coda sull'Aurelia, in direzione sud, all'altezza dello svincolo di Montiano. Per l'occasione, la polizia ha fermato un corteo di 250 trattori proveniente da Ripescia. L'obiettivo dei dimostranti è quello di raggiungere l'area esterna di un centro commerciale dove mettere su il proprio sit-in.