Orsero, l'azienda ortofrutticola di Albenga (Savona), ha vissuto un paio di giornate sulle montagne russe in Piazza Affari. Se, infatti, oggi il titolo ha recuperato un +1,3% a 14,88 Euro sarà ben difficile dimenticare la chiusura di ieri, 7 febbraio con un crollo del titolo del -14,8% a 14,68 Euro. Il motivo? Al mercato non è piaciuta la guidance per il 2024 divulgata dalla società ligure che prevede di chiudere l'esercizio in corso con ricavi compresi tra 1,53 miliardi e 1,59 miliardi di Euro, mentre il margine operativo lordo adjusted è stimato tra 77 e 84 milioni di Euro. L'utile netto adjusted dovrebbe attestarsi tra 28 e 32 milioni di Euro mentre la posizione finanziaria netta è stimata tra 110 e 105 milioni di Euro e gli investimenti in attivo immobilizzato sono stimati tra 21 e 23 milioni di Euro. 

La guidance, dicevamo, non ha convinto subito il mercato. Banca Akros, dopo la divulgazione dei nuovi dati, ha tagliato il target price da 27 a 24 Euro, lasciando invariato il rating buy. "Abbiamo ora riallineato le nostre previsioni con il consenso o la parte superiore della guidance: ciò comporta una riduzione delle stime dell’utile per azione per il 2024/2025 di circa il 30% -scrivono gli analisti in un report-. D'altro canto, l'azienda ha annunciato un aumento del dividendo di circa il 60%, intorno ai 10 milioni di Euro, che si traduce in un dividendo di 57 centesimi rispetto ai 35 centesimi del 2023, con un dividend yield attorno al 3,5%".

Orsero rimane impegnata nella crescita sia organica che attraverso operazioni di m&a. Le azioni godono di una valutazione interessante, concludono gli analisti, con un rapporto ev/ebitda al 2024 di 5 volte e un p/e di 10 volte, nonostante un free cash flow yield ancora superiore al 10%. 

Anche Intesa Sanpaolo ha aggiustato il tiro su Orsero, abbassando il target price da 26 a 25 euro per azione, pur mantenendo il rating buy. Gli analisti si aspettano un 2024 più debole del 2023: l’ebitda stimato per il 2024 passa da 84,5 a 82 milioni di Euro, una limatura del 3%, in flessione rispetto a 110 milioni record messi a segno nel 2023. Nonostante questo, la banca non ha mancato di sottolineare che la reazione del mercato è stata "esagerata". 

Tanto che le prospettive per il titolo restano favorevoli, secondo l'istituto. "La performance molto debole del titolo rappresenta una reazione eccessiva da parte del mercato -commentano gli analisti-. Riteniamo che il 2024 sarà ancora una volta un anno forte per Orsero e definirà un livello normalizzato di redditività del gruppo, al netto delle condizioni straordinarie positive sperimentate lo scorso anno. Ribadiamo la nostra posizione positiva sul titolo che è ancora scambiato a multipli interessanti".