Secondo gli ultimi dati governativi, nel 2023 la Cina ha importato un totale di 2,64 milioni di tonnellate di carne suina e sottoprodotti della carne suina. Rispetto al 2022, si è trattato di un calo del 5,2%. I volumi di importazione da 4 a 5 milioni di tonnellate tra il 2020 e il 2021 sono ormai molto lontani a causa della ricostituzione degli stock di suini cinesi dopo la crisi legate alla Peste Suina Africana.

Delle quantità importate nel 2023, 1,54 milioni di tonnellate provenivano dalle categorie carne di maiale fresca e congelata e 1,1 milioni di tonnellate dalla categoria sottoprodotti della macellazione. Ciò si traduce in una diminuzione dell'11,6% per le carni suine fresche e congelate rispetto all'anno precedente, mentre per i sottoprodotti della macellazione si è registrato un aumento del 5,6%.

Nel 2023 i maggiori volumi di consegne per la Cina hanno continuato a provenire dall’Unione Europea, da cui proveniva circa la metà delle importazioni di carne suina e relativi sottoprodotti. I principali Paesi sono stati la Spagna (quasi 602.000 t), i Paesi Bassi (circa 241.000 t) e la Danimarca (con circa 234.000 t). Tuttavia, molti Stati dell’UE hanno dovuto nuovamente fare i conti con notevoli diminuzioni dei volumi di consegna, già peraltro massicciamente diminuiti dal 2021 al 2022. La Danimarca, ad esempio, nel 2023 ha consegnato circa 116.000 t, ossia il 33,2% in meno rispetto al 2022, e anche la Spagna ha dovuto fare i conti con una riduzione significativa delle quantità consegnate a 88.000 t, quindi del 12,7% in meno rispetto al livello già molto basso del 2022.

Nel complesso, la quota delle consegne dall’UE sul totale delle importazioni cinesi di carne suina (compresi i sottoprodotti) è scesa dal 55,7% nel 2022 al 49,4% nel 2023. Al contrario, gli Stati Uniti sono riusciti ad aumentare le loro consegne dell'8,7% a 425.000 t, il Canada ha addirittura registrato un aumento del 44,2% a 240.000 t. Nel 2023 la Cina ha importato 422.000 t dal Brasile, circa il 3,7% in meno rispetto all’anno precedente.