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CLARA MOSCHINI

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Miele, nuove scoperte sulle proprietà antimicrobiche

Per il dipartimento di Genetica dell’Università di Pisa, sono attivi contro alcuni batteri patogeni


Lo chiamano l'oro liquido per le sue mille proprietà, non ancora del tutto scoperte. Il miele, che per millenni ha rappresentato l’unico alimento zuccherino disponibile in natura, già noto nella medicina ayurvedica per le sue proprietà, continua ad ampliare il raggio dei suoi benefici effetti. Utilizzato da sempre nella medicina tradizionale, diversi studi ne hanno dimostrato le numerose proprietà, tra cui quelle antinfiammatorie e antiossidanti, nonché il potere cicatrizzante nelle ferite. È ancora poco noto, però, il suo potere antimicrobico: il suo basso contenuto di umidità, il perossido di idrogeno e l'acidità (pH medio di 3,9) sono attivi contro i microrganismi e forniscono al miele le proprietà antibatteriche. 

La conferma dei mille poteri del miele arriva da alcuni studi preclinici, sulle cellule in cultura in vitro, e clinici, su piccoli gruppi di individui: i risultati indicano che il miele può essere utile nel trattamento della tosse, e dei disturbi intestinali e digestivi. Di recente una serie di studi condotti nel Dipartimento di Genetica dell’Università di Pisa hanno dimostrato anche le proprietà antimicrobiche del miele: in particolare, i mieli più scuri e la "melata" sono particolarmente attivi contro alcuni batteri patogeni dell'uomo, come l'helicobacter pylori, che colonizza la mucosa dello stomaco provocando gastrite e ulcere, e lo stafilococco, responsabile di molte malattie della pelle come l'acne. 

In particolare, gli esperimenti in vitro hanno dimostrato che certi tipi di miele e melate sono attivi anche nei confronti di quelle specie batteriche resistenti ai normali antibiotici. Inoltre, la curiosità che trova comunque una base scientifica: il miele è anche afrodisiaco, riuscendo a stimolare la secrezione di testosterone e, quindi, ad aumentare il desiderio maschile grazie a nutrienti e sali minerali come il boro, un minerale misconosciuto che può regolare i livelli ormonali, e ossido nitrico, che viene rilasciato nel sangue. Non vanno inoltre dimenticati i molteplici usi nella cosmetica, a partire dai trattamenti di bellezza.

“Una premessa è d’obbligo: il miele contiene glucosio e fruttosio, zuccheri semplici e polifenoli, e ciò rappresenta un indiscusso vantaggio e l’indice glicemico, cioè la variazione della glicemia nell’unità di tempo, è minore rispetto all’incremento che si osserva con il saccarosio -spiega Silvia Migliaccio, endocrinologa e nutrizionista, presidente della Società italiana di Scienze dell’alimentazione-. Gli zuccheri contenuti nel miele fermentano nell’intestino comportandosi come sostanze prebiotiche che vanno a nutrire la flora batterica. Si innesca, così, quel processo benefico per il nostro organismo che viene potenziato dall’associazione con i probiotici contenuti nei latticini”.

Il miele, inoltre, è tra i prodotti alimentari di origine animale destinati al consumo umano tra i più controllati, sicuri e attenzionati sia da parte privata che da parte dei controlli pubblici per il duplice aspetto di autenticità e salubrità per la sicurezza alimentare, a garanzia del consumatore. 

“Una cosa è certa: solo i migliori mieli nazionali ed esteri vengono confezionati dalle industrie italiane, con controlli accurati che garantiscono prodotti di elevata qualità, indipendentemente dalla loro origine -sottolinea Giancarlo Quaglia, chairman del gruppo di lavoro tecnico dell’Associazione europea Feedm, Federazione europea dei confezionatori e distributori di miele-. Sono tanti, infatti, i parametri che le aziende devono rispettare perché un prodotto possa definirsi 'miele' e scongiurare il rischio dell’adulterazione". 

Sempre più importanti, poi, sono i controlli a cui viene sottoposto il miele per assicurare l’assenza di sostanze estranee alla sua composizione: perché il miele possa essere definito tale, infatti, non si può aggiungere altra sostanza o ingrediente. Le aziende italiane che confezionano il miele aderenti a Unione italiana food utilizzano solo i mieli migliori: una scelta che contribuisce ad assicurare un prodotto di qualità, sia dal punto di vista organolettico (ad esempio per gusto e colore), sia da quello della sicurezza alimentare anche a prezzi accessibili. 

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EFA News - European Food Agency
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